Zone d'identification
Type d'entité
Personne
Forme autorisée du nom
Anselmi, Tina
Forme(s) parallèle(s) du nom
Forme(s) du nom normalisée(s) selon d'autres conventions
Autre(s) forme(s) du nom
Numéro d'immatriculation des collectivités
Zone de description
Dates d'existence
1927 mar. 25 - 2016 nov. 1
Historique
Tina Anselmi, nasce a Castelfranco Veneto il 25 marzo 1927, cresce in una famiglia cattolica e antifascista, segnata dalle persecuzioni subite dal padre, militante socialista. Iscritta all'Azione cattolica, il 26 settembre 1944 a Bassano del Grappa - dove studia presso il locale istituto magistrale, dopo aver frequentato il ginnasio a Castelfranco - è costretta ad assistere all'impiccagione di 31 partigiani: è l'avvenimento che la spinge a entrare nella Resistenza. Diviene staffetta (con il nome di battaglia Gabriella) della brigata autonoma Cesare Battisti, al comando di Gino Sartor, e poi del Comando regionale veneto del Corpo volontari della libertà.
Aderente alla Democrazia cristiana dal dicembre dello stesso 1944, dopo il conflitto consegue la laurea in lettere presso l'Università cattolica di Milano e diviene insegnante. Si impegna, inoltre, nell'attività sindacale (prima nella Cgil unitaria e poi, dalla sua costituzione nel 1950, nella Cisl), come dirigente del Sindacato tessili e in seguito del Sindacato insegnanti elementari. Eletta delegata delle giovani della Dc nel 1958 (incarico che mantiene fino al 1964), intensifica la propria attività all'interno del partito, cominciando a frequentare con sempre maggiore assiduità la capitale. Nel 1959 entra a far parte del Consiglio nazionale della Dc. È vicedelegata nazionale delle donne democristiane e dal 1963 è negli organi direttivi dell'Unione femminile europea.
Alle consultazioni politiche del maggio 1968 viene eletta alla Camera dei deputati e vede rinnovato il proprio mandato per sei legislature (dalla V alla X), fino all'aprile 1992. Nella sua lunga attività parlamentare è membro delle Commissioni Lavoro e previdenza sociale (1968-1979 e 1985-1992), Igiene e sanità pubblica (1979-1985) e Affari sociali (1987). Sottosegretario al Lavoro dal 1974 al 1976 (nel V governo Rumor, nel IV e V governo Moro), è la prima donna in Italia alla guida di un dicastero: dal luglio 1976 al marzo 1978 è ministro del Lavoro nel III governo Andreotti - proponendo e portando ad approvazione la legge sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro - e dal marzo 1978 all'agosto 1979 è ministro della Sanità, nei governi Andreotti IV e V - adoperandosi per la riforma che istituisce il Servizio sanitario nazionale.
Nel 1981 assume la presidenza della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2 di Licio Gelli, che mantiene sino al luglio 1987. Nel 1989 presiede la Commissione nazionale per le pari opportunità. Nel 1997 entra a far parte della Commissione governativa d'inchiesta sull'operato dei soldati italiani in Somalia e in seguito presiede la Commissione nazionale sulle conseguenze delle leggi razziali per la comunità ebraica italiana, che conclude i lavori nel 2001. È poi presidente onorario dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia.
Muore a Castelfranco Veneto il 1 novembre 2016.
Aderente alla Democrazia cristiana dal dicembre dello stesso 1944, dopo il conflitto consegue la laurea in lettere presso l'Università cattolica di Milano e diviene insegnante. Si impegna, inoltre, nell'attività sindacale (prima nella Cgil unitaria e poi, dalla sua costituzione nel 1950, nella Cisl), come dirigente del Sindacato tessili e in seguito del Sindacato insegnanti elementari. Eletta delegata delle giovani della Dc nel 1958 (incarico che mantiene fino al 1964), intensifica la propria attività all'interno del partito, cominciando a frequentare con sempre maggiore assiduità la capitale. Nel 1959 entra a far parte del Consiglio nazionale della Dc. È vicedelegata nazionale delle donne democristiane e dal 1963 è negli organi direttivi dell'Unione femminile europea.
Alle consultazioni politiche del maggio 1968 viene eletta alla Camera dei deputati e vede rinnovato il proprio mandato per sei legislature (dalla V alla X), fino all'aprile 1992. Nella sua lunga attività parlamentare è membro delle Commissioni Lavoro e previdenza sociale (1968-1979 e 1985-1992), Igiene e sanità pubblica (1979-1985) e Affari sociali (1987). Sottosegretario al Lavoro dal 1974 al 1976 (nel V governo Rumor, nel IV e V governo Moro), è la prima donna in Italia alla guida di un dicastero: dal luglio 1976 al marzo 1978 è ministro del Lavoro nel III governo Andreotti - proponendo e portando ad approvazione la legge sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro - e dal marzo 1978 all'agosto 1979 è ministro della Sanità, nei governi Andreotti IV e V - adoperandosi per la riforma che istituisce il Servizio sanitario nazionale.
Nel 1981 assume la presidenza della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2 di Licio Gelli, che mantiene sino al luglio 1987. Nel 1989 presiede la Commissione nazionale per le pari opportunità. Nel 1997 entra a far parte della Commissione governativa d'inchiesta sull'operato dei soldati italiani in Somalia e in seguito presiede la Commissione nazionale sulle conseguenze delle leggi razziali per la comunità ebraica italiana, che conclude i lavori nel 2001. È poi presidente onorario dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia.
Muore a Castelfranco Veneto il 1 novembre 2016.
Lieux
Statut juridique
Fonctions et activités
Textes de référence
Organisation interne/Généalogie
Contexte général
Zone des relations
Zone du contrôle
Identifiant de la notice d'autorité
Identifiant du service d'archives
Règles et/ou conventions utilisées
- Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), regola E.1.1 Denominazione di autorità.
- Sistema di datazione utilizzato per indicare le date nel record di autorità: Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione.
Statut
Final
Niveau de détail
Moyen
Dates de production, de révision et de suppression
Langue(s)
Écriture(s)
Sources
Anselmi, Tina in Archos Biografie [IT BP558], http://www.metarchivi.it/biografie/p_bio_vis.asp?id=558 (consultato in data 21/12/2018).
Notes relatives à la mise à jour de la notice
Creazione: Memorie di Marca 21 dicembre 2018
Compilazione: Lucia Giagnolini 21 dicembre 2018
Compilazione: Lucia Giagnolini 21 dicembre 2018