Bianchi, Aldo

Bereich "Identifikation"

Typ des Rechtsträgers

Person

Autorisierte Namensform

Bianchi, Aldo

Parallele Namensformen

Standardisierte Namensform gemäß anderer Regelwerke

Andere Namensformen

Kennzahlen für Körperschaften

Beschreibungsfeld

Daten des Bestehens

1924 apr. 22 - 1993 gen. 11

Geschichte

Aldo Bianchi nasce a Montegrimano in una famiglia di mezzadri, il 22 aprile 1924. Riesce a frequentare soltanto le scuole elementari, poi, come di consueto tra i figli dei mezzadri, inizia a lavorare. Richiamato alle armi nell’estate del 1943 è fatto prigioniero dopo l’8 settembre e viene internato nel campo di concentramento di Essen, sotto campo di Buchenwald. Rientrato in Italia, riprende il suo lavoro da mezzadro. Ma la situazione è diversa. Nelle campagne la situazione si fa ben presto esplosiva. Aldo Bianchi diventa un punto di riferimento delle lotte dei contadini per la revisione dei patti colonici, l’applicazione del Lodo De Gasperi, il superamento delle regalie ai padroni. Dal 1945 al 1955 è capolega. In un’intervista ricorda la solida organizzazione della lega dei mezzadri: «Le famiglie iscritte alla lega dei mezzadri erano 125 su 128: tutto funzionava a perfezione, ogni frazione del Comune si era data un nucleo dirigente e quando si impartiva una indicazione di lavoro e di lotta da parte del Comitato lega, la risposta era totale». L’organizzazione contro il residuo feudale delle regalie era così solida, da fare sì che i capponi destinati per Natale al padrone finissero alla Lega, anche se poi molti mezzadri pagarono i gesti di ribellione con disdette, bastonate e denunce. In occasione del III Congresso provinciale della Federmezzadri del 1952 è nominato sia nella Commissione tesseramento che nel Comitato direttivo, assieme a Augusto Gabbani e Giovanni Costantini. Nel 1956 Aldo Bianchi entra nella segreteria della Camera del lavoro provinciale e viene nominato alla direzione della Federmezzadri provinciale. Guida così da segretario il V, nel 1957, e il VI, nel 1960, Congresso della Federmezzadri. Assieme a Pino Monaldi e al socialista Vero Reggiani è nominato come delegato provinciale al Congresso nazionale della Federmezzadri. Continua a occuparsi di agricoltura in diversi incontri, come i convegni del Pci sullo sviluppo economico e sociale delle Marche o la conferenza regionale sull’agricoltura del 3 e 4 febbraio 1962. A questo impegno affianca quello nel consiglio provinciale di Pesaro, al quale è eletto nel 1960. Nel 1961 è nominato nel direttivo dell’Inam, in rappresentanza dei lavoratori dell’agricoltura insieme a Elmo Del Bianco e Gino Morotti. Nel 1963 entra nel Comitato regionale della Cgil. L’anno dopo si candida al consiglio comunale di Pesaro e subentra a Giacomo Mombello alla segreteria della Camera del lavoro di Pesaro. Data la sua esperienza passata guarda ai rapidi mutamenti che coinvolgono le campagne, dove la realtà mezzadrile sta scomparendo in favore dell’agricoltore-proprietario, e la necessità di adeguare il sindacato alla trasformazione socioeconomica che travolge il Paese. Egli intende la necessità di non abbandonare il processo a un puro spontaneismo, ma di governarlo attraverso ‘riforme strutturali’, come afferma al Convegno sull’agricoltura nelle Marche del 1962. Da segretario affronta dunque la crisi congiunturale che segue l’esaurimento degli anni del miracolo economico. Al VI Congresso della Camera del lavoro provinciale che si tiene a Urbino nel marzo del 1965, quantifica i licenziamenti in tutta la provincia di novemila unità, settemila nel solo settore dell’edilizia, 1200 in quello del mobile. La cognizione dell’emersione di nuovi problemi nelle fabbriche, nelle campagne e negli uffici si traduce anche nella necessità di dare una forte sterzata ai rapporti all’interno della Cgil provinciale tra funzionario e attivista, come egli stesso nota alla conferenza programmatica della Camera del lavoro, evidenziando i segni di logoramento di un’organizzazione imponente e influente, con i suoi 20.000 organizzati. Il compito del rinnovamento l’avrebbe tuttavia affidato al suo successore: nel 1967 lascia la segreteria per diventare segretario del Pci. Con questa carica viene eletto per la terza volta al Consiglio provinciale. Il 7 maggio, alle elezioni legislative anticipate del 1972, viene eletto al Senato nel collegio di Pesaro e Urbino. Nel corso della VI Legislatura è membro della 11a Commissione permanente lavoro, previdenza sociale, dove ricopre l’incarico di segretario, per poco meno di tre mesi, dal 13 aprile al 4 luglio 1976, data di fine legislatura, essendosi verificate elezioni anticipate il 20 giugno 1976. Dal 2 dicembre 1975 fino alla fine della legislatura risulta anche membro della Commissione parere enti pubblici e personale dipendente. Esaurita l’esperienza parlamentare, dal 1977 al 1985 è Segretario della Cna di Pesaro. Muore a Pesaro l’11 gennaio 1993.

Orte

Rechtlicher Status

Ämter, Beschäftigungen und Aktivitäten

Mandate/Herkunft der Kompetenz

Interne Strukturen/Genealogie

Allgemeiner Zusammenhang

Beziehungsfeld

Bereich "Kontrolle"

Authority record identifier

Archivcode

Benutzte Regeln und/oder Konventionen

International standard archival authority - ISAAR (CPF), seconda edizione, ottobre 2003.
Norme italiane per l'elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), seconda edizione, luglio 2014, regola E.1.1 Denominazione di autorità (per la redazione dell'elemento 5.1.2 di ISAAR (CPF) Forma/e autorizzata/e del nome).
Norme italiane per l'elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), seconda edizione, luglio 2014, E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione (per la redazione dell'elemento di ISAAR (CPF) 5.2.1 (Date di esistenza)).

Status

Final

Erschließungstiefe

Teilweise

Daten der Bestandsbildung, der Überprüfung und der Skartierung/Kassierung

Creazione del record di autorità: 1 aprile 2019.
Compilazione del record di autorità: 1 aprile 2019.
Revisione record di autorità: 17 dicembre 2020.

Sprache(n)

  • Italienisch

Schrift(en)

Quellen

Profilo biografico di Aldo Bianchi a cura di Marco Labbate in Archivio storico Cgil Pesaro.
Archivio storico Cgil Pesaro, Camera del lavoro territoriale di Pesaro, Organi direttivi; Segreteria.
E. Del Bianco, Documenti e testimonianze sulle lotte nella provincia di Pesaro e Urbino, Tip. Melchiorri, Pesaro 1999; P. Giannotti, E. Torrico, Le scelte provinciali dell’Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino, in A, Varni (a cura di), La Provincia di Pesaro e Urbino nel Novecento. Caratteri, trasformazioni, identità, t. II, Marsilio, Venezia, 2003; A. Girometti, L. Gorgolini, Il Piano del lavoro (1949-1950) e l’Italia della Ricostruzione. Dal contesto nazionale al caso pesarese, Ediesse, Roma 2016; R. Giulianelli, Marcello Stefanini: il modello marchigiano, le elezioni e il partito, in Id. (a cura di), Vivere l’idea. L’eredità culturale e politica di Marcello Stefanini, affinità elettive, Ancona 2005; R. Giulianelli, M. Papini (a cura di), Dizionario biografico del movimento sindacale nelle Marche 1900-1970, Ediesse, Roma 2006, voce di Ermanno Torrico; Ermanno Torrico, Bianchi, Aldo in: Dizionario biografico del movimento sindacale nelle Marche ( 1900-1970), a cura di R. Giulianelli e M. Papini, Ancona, Ediesse, 2006, p.62-64; M. Lodovici, Lotte sociali, sindacato e identità dal dopoguerra alla grande trasformazione in A. Bianchini (a cura di), Lavoro, diritti, memoria. La Camera del lavoro della provincia di Pesaro e Urbino dalle origini ai primi anni ’70, Metauro Edizioni, Pesaro 2007; R. Mancinelli, La piccola proprietà contadina sotto i campanili: la Coldiretti, in P. Giovannini, B. Montesi, M. Papini (a cura di), Le Marche dalla ricostruzione alla transizione (1944-1960), Il lavoro editoriale, Ancona, 1999; A. Martellini, Scosse di assestamento. La Camera del lavoro tra miracolo economico e autunno caldo, in A. Bianchini (a cura di), Lavoro, diritti, memoria. La Camera del lavoro della provincia di Pesaro e Urbino dalle origini ai primi anni ’70, Metauro Edizioni, Pesaro 2007; D. Pela, Terre e libertà. Lotte mezzadrili e mutamenti antropologici nel mondo rurale marchigiano (1945-1955), Il lavoro editoriale, Ancona 2000; M. Ridolfi (a cura di), Autogoverno, territorio e politica a Pesaro negli anni di Marcello Stefanini (1965-1978), Milano, Franco Angeli, 2009.
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Anmerkungen zur Wartung

Creazione del record di autorità: Memorie di Marca.
Compilazione del record di autorità: Anna Della Fornace.