Costantini, Rodolfo

Area dell'identificazione

Tipologia del soggetto produttore

Persona

Forma/e autorizzata/e del nome

Costantini, Rodolfo

Forme parallele del nome

Forme del nome normalizzate secondo altre regole

Altre forme del nome

Codici identificativi di enti

Area della descrizione

Date di esistenza

1951 nov. 11 -

Storia

Rodolfo Costantini nasce a Fossombrone in una famiglia contadina. Frequenta le scuole magistrali a Urbino, dove avviene il suo primo avvicinamento alla politica, con la partecipazione al movimento studentesco urbinate. Terminate le superiori, si iscrive alla facoltà di Pedagogia dell’Università di Urbino, dove partecipa al clima di mobilitazione degli anni Settanta. Si laurea nel 1973. Nel frattempo, all’inizio degli anni Settanta aderisce al Pci. Durante l’Università collabora con la Camera del lavoro di Fossombrone, la città in cui abita. Entra come funzionario nella Cgil il primo gennaio 1975. A proporgli di entrare in Cgil è Olindo Venturi, allora segretario provinciale, che «stava svolgendo un compito di grande rinnovamento con relativo ingresso di nuovi quadri», ricorda lo stesso Rodolfo Costantini in un’intervista. «Era il periodo in cui la Cgil passava da un’organizzazione che coordinava il mondo contadino, la mezzadria e il bracciantato […] a una organizzazione caratterizzata da un forte ingresso di operai». Il ricambio sarebbe stato un percorso lungo, portato a compimento negli anni Ottanta, a cui lo stesso Costantini avrebbe dato un impulso decisivo, una volta divenuto a sua volta segretario provinciale. Sono anche gli anni del terrorismo, che, ricorda lo stesso Costantini è ben presente nel dibattito sindacale.
Inizialmente diventa segretario della Camera del Lavoro di Fossombrone, esperienza che segnerà la sua formazione sindacale basata su una forte caratterizzazione confederale.
Dal 1978 al 1981 è segretario regionale del sindacato di tessili e calzaturieri, in anni in cui il settore conosce una complessa fase di ristrutturazione: molti operai – soprattutto donne – perdono il posto di lavoro e all’azienda strutturata si sostituiscono dei laboratori, che presentavano minori tutele. Costantini si trova a gestire le situazioni difficili che si vivono alla Cia di Fossombrone, alla Baby Brummel di Montemarciano, alla Lebole di Matelica, alla Orland di Filottrano. Al tempo stesso assiste a un decentramento produttivo, di cui è emblematico il distretto del jeans di Urbania. Alle grandi aziende subentra una struttura molecolare a bassa sindacalizzazione, che costringono il sindacato a una riorganizzazione delle tutele dei lavoratori.
Nel 1981 Rodolfo Costantini viene nominato segretario provinciale della Cgil di Pesaro. La sua elezione si colloca nello scontro intestino che attraversava la Cgil, tra la parte più istituzionale legata al partito e una più vicina alle spinte che venivano dalla contestazione. Essendo estraneo alla realtà di Pesaro viene vista come una figura di mediazione. All’epoca molto giovane, aveva appena 31 anni, accelera il rinnovamento del sindacato facendo entrare in posizioni apicali giovani sindacalisti provenienti sia dalla fabbrica che dall’università. Sono anni in cui non solo si assiste a un importante rinnovamento generazionale, ma aumentano gli iscritti al sindacato. Inoltre viene attuata una importante riforma organizzativa con il superamento del livello provinciale attraverso il decentramento nei comprensori ed il rafforzamento del livello regionale. Particolarmente vivo durante la segreteria di Costantini è inoltre il dibattito sindacale sulla riforma del salario e delle pensioni. Ma proprio in questa fase di trasformazione le relazioni tra sindacati si deteriorano. Profondamente convinto del valore dell’unità sindacale, Rodolfo Costantini si adopera per impedire la lacerazione dei rapporti tra le confederazioni sindacali nel periodo dell’aspro scontro a sinistra sul “taglio della contingenza”. Pesaro è la sola provincia a livello nazionale, in grado di realizzare una grande manifestazione unitaria tra Cgil, Cisl e Uil in piazza del Popolo contro i famosi decreti sulla scala mobile.
Nel 1985 è nominato segretario organizzativo regionale della Cgil. Esce dal sindacato l’anno dopo, motivandolo sostanzialmente per due motivi: non riteneva che l’impegno sindacale (o politico) a tempo pieno dovesse diventare un 'mestiere a vita' e vedeva nell’organizzazione il mantenimento di una staticità nelle politiche contrattuali rispetto a processi economici in rapida evoluzione.
Entra dunque nella Lega delle Cooperative impegnandosi nel settore della cooperazione di abitanti.

Luoghi

Condizione giuridica

Funzioni, occupazioni e attività

Mandato/Fonti normative

Struttura amministrativa/Genealogia

Contesto generale

Area delle relazioni

Area di controllo

Codice identificativo del record d’autorità

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni

International standard archival authority - ISAAR (CPF), seconda edizione, ottobre 2003.
Norme italiane per l'elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), seconda edizione, luglio 2014, regola E.1.1 Denominazione di autorità (per la redazione dell'elemento 5.1.2 di ISAAR (CPF) Forma/e autorizzata/e del nome).
Norme italiane per l'elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), seconda edizione, luglio 2014, E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione (per la redazione dell'elemento di ISAAR (CPF) 5.2.1 (Date di esistenza)).

Grado di elaborazione

Finale

Livello di completezza

Intermedio

Data/e della descrizione

Creazione del record di autorità: 2 ottobre 2020.
Compilazione del record di autorità: 17 dicembre 2020.

Lingua/e

  • italiano

Scrittura/e

Fonti

Profilo biografico di Rodolfo Costantini a cura di Marco Labbate in Archivio storico Cgil Pesaro.
Archivio storico Cgil Pesaro, Camera del lavoro territoriale di Pesaro, CdLT - B Busta 2 fasc. 27;
Intervista a Luigi Agostini (a cura di Stefano Bertuccioli, 2005), in Cgil di Pesaro e Urbino (a cura di), Per una Causa Grande 1945 - 1990, Cgil Pesaro, [s.d.], p. 41-48.

Note sulla compilazione

Creazione del record di autorità: Memorie di Marca.
Compilazione del record di autorità: Anna Della Fornace.