Area dell'identificazione
Segnatura/e o codice/i identificativo/i
Denominazione o titolo
Data/e
- 1831-2002 (Creazione)
Livello di descrizione
Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)
Area delle informazioni sul contesto
Nome del soggetto produttore
Nota biografica
Giuseppe Mari nacque il 30 dicembre 1911 ad Urbino, città nella quale, con ogni probabilità, si laureò in Lettere e Filosofia. Alla fine degli anni '30 intraprese la carriera di professore di materie letterarie, filosofia e storia, dapprima presso le scuole medie di Urbino e successivamente negli istituti superiori e licei di Pesaro.
Durante la seconda guerra mondiale, nominato ufficiale della VI Batteria costiera di Albinia di Orbetello, il 9 settembre 1943 fu uno dei protagonisti dei pochi episodi di resistenza avvenuti contro l'esercito tedesco all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre, per il quale venne insignito della medaglia d'argento al valore militare. Durante il servizio militare conobbe probabilmente la futura moglie Giorgia Maselli, con la quale ebbe tre figli.
Ritornato a Pesaro, iniziò l'esperienza partigiana con il nome di "Carlo Marini", prima come comandante del II Battaglione della V Brigata Garibaldi Pesaro, poi, dal 9 settembre 1944, come comandante della Divisione Marche(I).
Terminata la guerra, Mari aderì al PCI ed iniziò la sua attività di amministratore, ricoprendo varie cariche: nel 1947 fu nominato segretario della Federazione provinciale comunista di Pesaro e Urbino e dal 1956 al 1959 fu prima assessore del Comune di Pesaro e poi presidente della Provincia di Pesaro e Urbino. Dal 1970 al 1975 fu anche assessore provinciale. Nel secondo dopoguerra, inoltre, pubblicò racconti e libri per ragazzi, ottenendo nel 1949 e nel 1956 un discreto successo con i libri per ragazzi "Padellino"(II) e "Due ragazzi contro le SS".
Mari ricoprì anche il ruolo di presidente del Comitato provinciale di Pesaro e Urbino dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI)(III), di cui era stato membro della segreteria dal 1944, e fu eletto, nel 1984, primo presidente dell'Istituto pesarese per la storia del movimento di Liberazione, ruolo da cui si dimise negli anni seguenti(IV). Successivamente, nonostante le dimissioni dalla segreteria provinciale dell'ANPI formalizzate nel 1989(V), continuò a collaborare a numerosi progetti promossi dall'Associazione, che nel 1996 pubblicò il suo libro "Pesaresi nella guerra: quattro storie di dignità e coraggio".
Nel 1964, anno del gemellaggio tra Pesaro e Lubiana, di cui Mari fu uno dei promotori, scrisse "La resistenza in provincia di Pesaro e la partecipazione degli jugoslavi"(VI), mentre nel 1965, in occasione del ventesimo anniversario della Liberazione, pubblicò il volume "Guerriglia sull'Appennino"(VII). Fu anche autore di poesie, che pubblicò nel 1987 insieme ad Emidio Bruni e Mario Omiccioli nella raccolta dal titolo "33 poesie di 3 amici".
Morì a Pesaro il 20 settembre 2002 all'età di 90 anni.
In suo ricordo, in concomitanza con il sessantesimo anniversario della Liberazione, venne pubblicato nel 2004 il volume "Poesie", che raccoglie una serie di poesie inedite da lui scritte.
NOTE
(I) Cfr. Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. “Personale (sede)”, il doc. [Biografia di Giuseppe Mari] (b. 7, fasc. 15).
(II) Cfr. i docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Padellino (b. 7, fasc. 17).
(III) Vedi nota I.
(IV) Cfr. Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. "Cinquantesimo", la lettera di dimissioni di Giuseppe Mari per il Comitato di direzione dell'Istituto pesarese per la storia del movimento di Liberazione, s.d (fotocopia), b. 8, fasc. 22.
(V) Ibidem, la lettera di Giuseppe Mari per i componenti della Segreteria dell’ANPI, Pesaro 4 lug. 1989 (fotocopia).
(VI) Cfr. i docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Rapporti tra Lubiana e Pesaro (b. 2, fasc. 2).
(VII) Cfr. i docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fascc. "Resistenza (generale)" e [Celebrazioni del ventennale della Resistenza e correzioni al libro Guerriglia sull'Appennino] (b. 8, fasc. 18 e b. 5, fasc. 4).
Istituto conservatore
Storia archivistica
Nel 2011, il figlio di Mari, Carlo, donò formalmente il fondo all'ISCOP, che attualmente lo conserva presso l'Archivio-Biblioteca Vittorio Bobbato (Pesaro, Galleria dei Fonditori 64). Successivamente il fondo è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica delle Marche (decreto n.97, 30 aprile 2013).
Dallo studio delle carte contenute nell'Archivio si evince come esse siano state oggetto, da parte di persone diverse e in momenti differenti, di parziali interventi di riordino(I).
Nel 2014, nell'ambito del progetto "Archivio della politica nella provincia di Pesaro e Urbino", redatto da Antonello De Berardinis, presentato dall'ISCOP e cofinanziato da Regione Marche, Ingrit Vjerdha ha effettuato una prima ricognizione del fondo al termine della quale ha prodotto un elenco sommario della documentazione conservata.
NOTE
(I) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Salvacondotti alleati per Mari (b. 5 fasc. 8) e fasc. Rapporti tra Lubiana e Pesaro (b. 2 fasc. 2).
Modalità di acquisizione o versamento
Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura
Ambito e contenuto
L'Archivio Giuseppe Mari comprende prevalentemente documentazione (soprattutto relazioni, elenchi, carteggio, fotografie e articoli di giornali) prodotta ed acquisita dal soggetto produttore durante le ricerche e gli studi da lui compiuti in materia di storia della Resistenza e del movimento partigiano nelle Marche. L’Archivio conserva anche documentazione (carteggio, poesie, disegni, fotografie) riconducibile alla sua vita privata e ai diversi ruoli ed interessi da lui stesso ricoperti e coltivati nell'arco della sua esistenza (oltre che autore di poesie, Mari è stato infatti anche presidente del Comitato provinciale di Pesaro e Urbino dell'ANPI e dell'Istituto pesarese per la storia del movimento di Liberazione).
Il fondo consiste in 46 unità archivistiche (fascicoli) contenute in 12 unità di conservazione (buste) e conserva anche documentazione riconducibile ai seguenti diversi soggetti:
• GNR-111a Legione di Pesaro e Urbino(I).
• Brigata Garibaldi Bruno Lugli di Pesaro(II).
• Renato Pezzolesi(III).
• Comitato provinciale di Pesaro e Urbino per le celebrazioni del ventennale della Resistenza(IV).
La documentazione della GNR e della Brigata Garibaldi è stata probabilmente acquisita dal soggetto produttore nell'ambito degli studi da lui condotti e sopra menzionati, mentre non è possibile affermare con certezza la provenienza delle carte riconducibili a Renato Pezzolesi, che potrebbero essere confluite nel fondo successivamente alla donazione dell'Archivio da parte di Carlo Mari (figlio di Giuseppe). Per quanto riguarda la documentazione prodotta dal Comitato provinciale di Pesaro e Urbino per le celebrazioni del ventennale della Resistenza, la cui sede era presso il Comune di Pesaro, è opportuno ricordare come Mari fu di fatto il principale referente dell’attività di tale Comitato.
NOTE
(I) Cfr. i docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. "[GNR-111a Legione.] Ufficio Maggiorità. Carte segrete" (b. 1, fasc. 2).
(II) Cfr. i docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Documenti [Brigata Garibaldi] Bruno Lugli (b. 7, fasc. 14).
(III) Cfr. i docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Tavullia-Saludecio (b. 4, fasc. 2).
(IV) Cfr. I docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. [Celebrazioni del ventennale della Resistenza e correzioni al libro Guerriglia sull'Appennino] (b. 5, fasc. 4).
Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto
Incrementi previsti
Criteri di ordinamento
Il presente inventario è il risultato finale dell'intervento di riordino condotto sull'Archivio Giuseppe Mari, realizzato nel periodo febbraio 2015-maggio 2015, grazie ad un cofinanziamento di Regione Marche.
L'inventario, realizzato da Luigi De Palo per conto dell'Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro-Urbino (ISCOP), con il coordinamento di Matteo Sisti, è stato compiuto con l'ausilio del software xDams, distribuito dalla società Regesta e da Regione Marche, nel rispetto degli standard internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).
Il livello di descrizione archivistica adottato corrisponde al fascicolo, indicato come l'unità archivistica.
I livelli individuati sono pertanto: fondo, serie e unità archivistica (fascicolo). Per ciascuno di essi si forniscono informazioni relative a titolo, estremi cronologici e contenuto.
Relativamente agli estremi cronologici, si precisa che sono stati indicati con l'anno solare o gli anni solari iniziale e finale dei documenti contenuti nei diversi livelli (nel caso di date attribuite, l'anno o gli anni sono stati riportati tra parentesi quadre).
Nel caso dell'unità archivistica è fornita la segnatura, che rispecchia l'ordinamento fisico delle unità all'interno dell'Archivio ovvero delle diverse serie in cui è strutturato.
La segnatura esprime la posizione fisica del fascicolo ed è stata indicata con il numero dell'unità di condizionamento (busta) in cui il fascicolo è conservato seguito dal numero d'ordine dell'unita archivistica all'interno del contenitore: ad esempio b. 1, fasc. 1, indica il 1° fascicolo della busta numerata con il numero 1.
In seguito ad un'analisi della documentazione conservata si è ritenuto opportuno, in sede di riordinamento, rispettare l'integrità delle unità di conservazione organizzate dal soggetto produttore limitandosi ad ordinare cronologicamente le unità archivistiche in esse contenute (i fascicoli contenenti docc. s.d. sono stati collocati di seguito a quelli per i quali è stato possibile valorizzare gli estremi cronologici). Diversamente, nel caso di unità di conservazione (buste) create nell'ambito di successivi (e parziali) interventi di riordino, si è ritenuto invece opportuno riordinare fisicamente le unità archivistiche secondo la posizione logica occupata all'interno delle serie.
L'ordinamento fisico che ne è conseguito, quindi, rispecchia quanto sopra specificato: le prime 3 unità di conservazione (buste) sono state organizzate da Giuseppe Mari, mentre quelle seguenti (nn. 4-12) sono state organizzate durante il riordino rispettando l'ordine logico (cronologico) delle unità archivistiche nell'ambito delle relative serie di appartenenza (anche in questo caso, le unità archivistiche contenenti docc. s.d. sono state collocate di seguito alle unità per le quali è stato possibile valorizzare gli estremi cronologici).
Nel caso delle prime tre buste (organizzate dal soggetto produttore), la numerazione delle unità, per ogni unità di conservazione, riparte sempre da 1; nella caso delle buste 4-12 la numerazione è invece progressiva all'interno delle relative serie di appartenenza.
Poiché all'inizio dell'attività di riordinamento non è stato riscontrato alcun ordine, si è ritenuto opportuno organizzare la documentazione nelle seguenti tre serie:
• Carteggio.
• Fotografie.
• Periodici e materiale a stampa.
Le serie sono state individuate aggregando le unità archivistiche sulla base della tipologia dei documenti in esse contenuti. L'ordine, invece, è stato definito sulla base della rilevanza delle carte nell'ambito dell'attività del soggetto produttore; la serie Materiali a stampa è stata prevista per ultima in quanto contenente materiali per lo più semiarchivistici.
Relativamente ai fascicoli e alle unità archivistiche, inoltre, sono opportune ulteriori precisazioni:
• il titolo, se originale, è stato riportato tra virgolette (" "); se ritenuto non sufficientemente chiaro è stato integrato e le integrazioni sono state poste tra parentesi quadre(I).
• Il titolo, se attribuito durante i primi parziali interventi di riordino compiuti sul fondo è stato riportato fedelmente ma senza l'aggiunta di alcun segno grafico (anche in questo caso, se il titolo è stato ritenuto non sufficientemente chiaro è stato integrato e le integrazioni sono state poste tra parentesi quadre)(II).
• Il titolo, se assegnato durante il riordino, è stato riportato tra parentesi quadre(III).
Si è fatto ricorso alle "Note", infine, nei casi in cui si è ritenuto necessario fornire indicazioni che non potevano trovare posto negli altri campi.
Nel corso del 2016, l’ISCOP, grazie ad un ulteriore cofinanziamento di Regione Marche, ha promosso un nuovo intervento finalizzato alla parziale digitalizzazione dell’Archivio Mari e alla pubblicazione dell’inventario redatto da Luigi De Palo e delle unità documentarie digitalizzate. L’intervento, coordinato da Matteo Sisti, è consistito nelle seguenti attività:
• selezione delle unità documentarie oggetto della digitalizzazione: sono state selezionate le unità documentarie il cui stato di conservazione è risultato particolarmente critico, al fine di garantire la conservazione e la tutela dei documenti originali analogici che potranno essere esclusi dalla consultazione; sono state selezionate le unità documentarie giudicate più interessanti con riferimento al loro valore storico: relazioni di partigiani, carte della GNR-111a Legione di Pesaro, carte della Brigata Garibaldi Bruno Lugli, corrispondenza di Giuseppe Mari che si è ritenuta più significativa con riferimento alla sua attività di partigiano, storico e, più in generale, di scrittore, documenti sottoscritti da personaggi rilevanti quali ad esempio Carlo Paladini, Giorgio De Sabbata, Giangiacomo Feltrinelli, Giancarlo Pajetta e Paolo Volponi; sono state escluse dalla selezione le fotocopie.
• Digitalizzazione delle unità documentarie selezionate (attività svolta da Record Data Srl).
• Pubblicazione dell’inventario e delle unità documentarie digitalizzate nella piattaforma web Memorie di Marca (http://memoriedimarca.it) e descrizione, da parte di Matteo Sisti, delle predette unità in conformità con quanto disposto dallo standard internazionale di descrizione archivistica ISAD(G) per il tramite del software di descrizione archivistica AtoM. Le unità documentarie sono state ordinate cronologicamente all'interno delle relative unità archivistiche di appartenenza.
• Descrizione dell’istituto conservatore ISCOP in conformità con quanto disposto dallo standard internazionale di descrizione ISDIAH.
• Indicizzazione dei nomi e dei luoghi: creazione di punti di accesso alle descrizioni archivistiche attraverso la redazione di record d'autorità relativi a persone, enti e famiglie e la valorizzazione della tassonomia Luoghi.
Nell'ambito dell’attività di descrizione delle unità documentarie sono stati rispettati i criteri redazionali già seguiti da De Palo durante la redazione dell’inventario (con la differenza che, nel caso delle unità documentarie, si è provveduto a valorizzare le relative date specificando, nei casi in cui è stato possibile, giorno, mese e anno; inoltre è stata anche fornita, laddove possibile, la data topica, utilizzando le parentesi quadre nei casi in cui questa è stata attribuita); infine, con riferimento all'attività di migrazione nella piattaforma Memorie di Marca dell’inventario prodotto con xDAMS, nel caso delle unità archivistiche i valori dell’elemento di descrizione “Segnatura attuale” (elemento non previsto dal software di descrizione AtoM) sono stati riportati all'interno dell’elemento di descrizione Segnatura/e o codice/i identificativo/i (ISAD, 3.1.1)(IV). Nel caso della descrizione delle unità documentarie, infine, all'interno dell’elemento di descrizione Segnatura/e o codice/i identificativo/i, oltre che la segnatura dell’unità archivistica, è stato riportato il numero progressivo dell’unità documentaria digitalizzata all’interno del fascicolo(V).
NOTE
(I) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. "[GNR-111a Legione.] Ufficio Maggiorità. Carte segrete" (b. 1, fasc. 2).
(II) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Documenti [Brigata Garibaldi] Bruno Lugli (b. 7, fasc. 14).
(III) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. [Celebrazioni del ventennale della Resistenza e correzioni al libro Guerriglia sull'Appennino] (b. 5, fasc. 4).
(IV) Con riferimento all'unità archivistica citata alla nota I, si riporta il valore assegnato all'elemento Segnatura/e o codice/i identificativo/i: IT ISCOP MG-1-2-b.1-fasc.2.
(V) Con riferimento all'unità archivistica citata alla nota I, si riporta il valore assegnato all'elemento Segnatura/e o codice/i identificativo/i durante la descrizione della terza unità documentaria digitalizzata all'interno dell’unità archivistica: IT ISCOP MG-1-2-b.1-fasc.2-3.
Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione
Condizioni che regolano l’accesso
Condizioni che regolano la riproduzione
Lingua della documentazione
Scrittura della documentazione
Note sulla lingua e sulla scrittura della documentazione
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
Strumenti di ricerca
Area delle informazioni relative a documentazione collegata
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Nota
Tavola delle abbreviazioni e sigle*
a: anno
ANPI: Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
ANPPIA: Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti
b/n: bianco e nero
c.: carta
cfr.: confronta
CIL: Corpo Italiano di Liberazione
CLN: Comitato di Liberazione Nazionale
CNRP: Comitato Nazionale Reduci dalla Prigionia
datt.: dattiloscritto/a/e
doc./docc.: documento/i
fasc./fascc.: fascicolo/i
FUCI: Federazione Universitaria Cattolica Italiana
GAP: Gruppo/i di azione patriottica
GNR: Guardia Nazionale Repubblicana
GUF: Gruppi universitari fascisti
ISCOP: Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro e Urbino
ms./mss.: manoscritto/a/i/e
n./nn.: numero/i
PCI: Partito Comunista Italiano
PFR: Partito Fascista Repubblicano
r.: recto
S.: San/Sant’
s.d.: senza data
s.t.: senza titolo
sottofasc./sottofascc.: sottofascicolo/i
URSS: Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
v.: verso
* I nomi dei mesi, tranne i casi in cui sono stati utilizzati per valorizzare gli elementi descrittivi Data e Titolo, sono stati abbreviati con le prime tre lettere (ad es: gennaio è abbreviato in gen.; febbraio in feb. ecc.).
Segnatura
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per luogo
Punti d'accesso per nome
- Mari, Giuseppe (Soggetto produttore)
- De Berardinis, Antonello (Soggetto)
- De Palo, Luigi (Soggetto)
- Mari, Carlo (Soggetto)
- Vjerdha, Ingrit (Soggetto)
- Sisti, Matteo (Soggetto)
- Pezzolesi, Renato (Soggetto)
- ISCOP (Soggetto)
- Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria e delle Marche (Soggetto)
- Regione Marche (Soggetto)
- Brigata Garibaldi Bruno Lugli (Soggetto)
- Regesta Srl (Soggetto)
- Maselli, Giorgia (Soggetto)
- V Brigata Garibaldi Pesaro. II Battaglione (Soggetto)
- Corpo Volontari della Libertà. Divisione Marche (Soggetto)
- Partito comunista italiano - PCI (Soggetto)
- Partito comunista italiano. Federazione provinciale di Pesaro e Urbino (Soggetto)
- Comune di Pesaro (Soggetto)
- Provincia di Pesaro e Urbino (Soggetto)
- Associazione nazionale partigiani d'Italia. Comitato provinciale di Pesaro e Urbino (Soggetto)
- Comune di Lubiana (Soggetto)
- Bruni, Emidio (Soggetto)
- Omiccioli, Mario (Soggetto)
- Biblioteca Archivio Vittorio Bobbato (Soggetto)
- GNR. 111a Legione (Soggetto)
- Comitato provinciale di Pesaro e Urbino per le celebrazioni del ventennale della Resistenza (Soggetto)
- Paladini, Carlo (Soggetto)
- De Sabbata, Giorgio (Soggetto)
- Feltrinelli, Giangiacomo (Soggetto)
- Pajetta, Giancarlo (Soggetto)
- Volponi, Paolo (Soggetto)
- Record Data Srl (Soggetto)