Fonds MG - Mari Giuseppe

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MG

Title

Mari Giuseppe

Date(s)

  • 1831-2002 (Creation)

Level of description

Fonds

Extent and medium

Buste 12, fascicoli 46.

Name of creator

(1911 dic. 30 - 2002 set. 20)

Biographical history

Giuseppe Mari nasce il 30 dicembre 1911 a Urbino, nel quartiere San Polo, da Primo Mari e Teresa Galli. A Urbino, frequenta l’Istituto magistrale "Bernardino Baldi" presso cui si diploma nel 1930. Si laurea in Pedagogia all'Università di Torino nel 1938.
Dopo la laurea rientra a Urbino dove, nell'anno scolastico 1938-1939, insegna Materie letterarie nello stesso l’Istituto magistrale Baldi dove si era diplomato. L’anno successivo, l'11 aprile 1940, sposa a Urbino Giorgia Maselli. Dal loro matrimonio nasceranno tre figli.
Durante la seconda guerra mondiale, nominato ufficiale della VI Batteria costiera di Albinia di Orbetello, il 9 settembre 1943 è uno dei protagonisti dei pochi episodi di resistenza avvenuti contro l'esercito tedesco all'indomani dell’armistizio dell’8 settembre, per il quale verrà insignito della medaglia d'argento al valore militare.
Ritornato ad Urbino, il 18 settembre, insieme ad altri, partecipa a un assalto contro la caserma dei Carabinieri e asporta numerose armi e munizioni. A Urbino, inoltre, si adopera attivamente per organizzare la Resistenza contro i nazi-fascisti organizzando la partenza dei renitenti alla leva repubblichina verso i diversi distaccamenti partigiani.
Partecipa alla lotta partigiana con il nome di "Carlo Marini", prima come comandante del II Battaglione della V Brigata Garibaldi Pesaro poi, dal 2 settembre 1944, come comandante della Divisione Marche.
Giuseppe Mari, insieme a Ottavio Ricci in rappresentanza della V Brigata "Garibaldi" Pesaro, farà parte del Comitato provinciale provvisorio dell'ANPI che, dopo la Liberazione di Pesaro, si costituisce il primo novembre 1944. Il Comitato provvisorio verrà confermato dal primo congresso dell’Associazione, che si terrà il 14 gennaio 1945, e a Mari viene affidato il compito di proporre la composizione del Comitato direttivo e di stendere l'ordine del giorno del Congresso.
Con il Decreto legislativo luogotenenziale n. 158 del 5 aprile del 1945, che prevedeva l'istituzione delle Commissioni per il riconoscimento delle qualifiche di partigiano combattente e per le proposte delle ricompense da attribuire ai patrioti, su indicazione dell'ANPI nazionale, viene costituita la Commissione incaricata di esaminare le domande di ammissione all'Associazione. Il Comitato provinciale, nella seduta del 28 luglio 1945, nomina Giuseppe Mari Presidente. L'intenso lavoro svolto da Mari per la Commissione è documentato dalle carte conservate nel Fondo Mari e dalle pratiche per il procedimento di riconoscimento che comprendono relazioni, ruolini, dichiarazioni e corrispondenza. A settembre 1946 su 2200 domande presentate saranno 1800 i partigiani riconosciuti dalla Commissione regionale. Con il Congresso del settembre 1946 a Mari viene affidata la Segreteria dell'ANPI provinciale, con la responsabilità "degli acquisti e delle vendite ANPI". A dicembre Mari viene inoltre indicato come rappresentante del Comitato provinciale nel Comitato regionale ANPI.
Da Segretario dell'ANPI Mari è coinvolto in un’attività intensissima, la gestione delle attività commerciali, le cooperative, l’Ospedale del reduce, il Collegio Raffaello di Urbino, le colonie estive, il cinema Arena e le numerose iniziative sportive e ricreative, impongono l’assunzione di personale che Mari deve coordinare dal punto di vista amministrativo e contabile. All'inizio del 1947 Mari accusa la difficoltà a dedicare tutto il tempo all'ANPI e propone le sue dimissioni. Il Comitato provinciale gli chiede di rimanere, ma i suo impegni aumentano. Mari, che subito dopo la guerra aveva aderito al PCI, è infatti nominato segretario della Federazione provinciale comunista di Pesaro e Urbino e, nel marzo del 1947, assume l’incarico dal Comitato regionale dell'ANPI di scrivere la storia della Divisione Marche. Mari è anche l’ideatore, insieme a Carlo Betti, del “Concorso filodrammatico” di cui il Comitato provinciale, nella seduta del 5 febbraio 1947, approva l’istituzione, autorizzando la spesa di 30.000 lire aumentate a 50.000 lire per l’anno successivo. Mari conferma le sue dimissioni a luglio 1947 e la Segreteria verrà affidata a Alfio Mauri.
A partire dagli anni Cinquanta ha inizio la sua attività di amministratore, prima Assessore del Comune di Pesaro, poi Assessore in Provincia nel 1956 e Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino dal 1957 al 1959. Rimarrà in Consiglio provinciale per 25 anni in sei diverse legislature e sarà Assessore di nuovo in quella del 1970 e del 1975.
Negli anni Sessanta Mari riprende l’insegnamento di lettere nelle scuole medie di Pesaro e Urbino e in vari istituti superiori della provincia di Pesaro.
Quando nell'ottobre del 1979 l’ANPI provinciale riprende la sua attività Mari entra nel Comitato direttivo e al Congresso dell'aprile del 1980 è eletto Vice presidente. Mari manterrà nel corso degli anni un ruolo determinante per l'ANPI e per l'Istituto pesarese per la storia del movimento di Liberazione, di cui è stato il primo presidente nel 1984. L’autorevolezza del suo ruolo sarà decisiva alla fine degli anni Ottanta quando il conflitto fra l'ANPI e l'Istituto porterà all'interruzione della loro collaborazione e alla separazione delle sedi, del patrimonio documentario e della Biblioteca.
Giuseppe Mari scriverà per giornali e riviste dal dopoguerra, fonda anche a metà degli anni Settanta la rivista della Provincia di Pesaro e Urbino, ma è soprattutto ricordato per i libri per ragazzi, le poesie e i volumi sulla storia della Resistenza. Ai ragazzi dedica i primi libri: “Padellino”, con le illustrazioni di Bernardo Leporini pubblicato da Milano-sera nel 1949, che trae ispirazione dall'esperienza di Enzo Merli durante la lotta di Liberazione e, nel 1955, “Due ragazzi contro le SS” che viene pubblicato dall'ANPI nazionale. Nel 1956 firma un contratto con la Feltrinelli per la pubblicazione del volume “Piccoli contrabbandieri della costa” e sottopone all'editore un altro racconto dal titolo “Repubblica dei piccioni”.
Negli anni Sessanta prosegue con la pubblicazione delle opere che rappresentano un punto di riferimento fondamentale per la storia della Resistenza nelle Marche e nella provincia di Pesaro e Urbino. Nel 1964, anno del gemellaggio tra Pesaro e Lubiana, di cui Mari fu uno dei promotori, esce "La resistenza in provincia di Pesaro e la partecipazione degli jugoslavi" a cura del Comune di Pesaro e, nel 1965, dopo lunghi anni di ricerca, pubblica in occasione del ventesimo anniversario della Liberazione, edito da Argalia, "Guerriglia sull'Appennino. la Resistenza nelle Marche". Nel 1996 esce "Pesaresi nella guerra: quattro storie di dignità e coraggio" in cui confluiscono le storie di Enzo Mini, Davide Mariani, Arnaldo Mauri e Augusto Paolucci. Dopo la sua morte uscirà un nuovo libro dedicato ai ragazzi, "I pivots nani di Basket Town", pubblicato dalla Provincia di Pesaro e Urbino nel 2011.
Mari è stato anche autore di poesie, nel 1987 viene pubblicato dall'Editrice Fortuna di Fano "33 poesie di 3 amici" con le opere di Emidio Bruni, Giuseppe Mari, Mario Omiccioli e le illustrazioni di Bruno Bruni. Dopo la sua morte, nel 2004 in occasione del sessantesimo anniversario della Liberazione, viene pubblicato il volume "Poesie", con una serie di opere inedite e, nel 2006, "Addio alle nostre armi", pubblicato dalla Provincia di Pesaro e Urbino, a cura di Mario Omiccioli. Il volume raccoglie le poesie di Mari, testimonianze di eventi della guerra di Liberazione, fotografie e la trascrizione del dattiloscritto "Dal diario di un partigiano della 5. Brigata Garibaldi" scritto da Mari fra il 7 e il 17 luglio 1944.
Giuseppe Mari muore a Pesaro il 20 settembre 2002 all'età di 90 anni.

Repository

Scope and content

L'Archivio Giuseppe Mari comprende prevalentemente documentazione (soprattutto relazioni, elenchi, carteggio, fotografie e articoli di giornali) prodotta ed acquisita dal soggetto produttore durante le ricerche e gli studi da lui compiuti in materia di storia della Resistenza e del movimento partigiano nelle Marche. L’Archivio conserva anche documentazione (carteggio, poesie, disegni, fotografie) riconducibile alla sua vita privata e ai diversi ruoli ed interessi da lui stesso ricoperti e coltivati nell'arco della sua esistenza (oltre che autore di poesie, Mari è stato infatti anche presidente del Comitato provinciale di Pesaro e Urbino dell'ANPI e dell'Istituto pesarese per la storia del movimento di Liberazione).
Il fondo consiste in 46 unità archivistiche (fascicoli) contenute in 12 unità di conservazione (buste) e conserva anche documentazione riconducibile ai seguenti diversi soggetti:
• GNR-111a Legione di Pesaro e Urbino(I).
• Brigata Garibaldi Bruno Lugli di Pesaro(II).
• Renato Pezzolesi(III).
• Comitato provinciale di Pesaro e Urbino per le celebrazioni del ventennale della Resistenza(IV).

La documentazione della GNR e della Brigata Garibaldi è stata probabilmente acquisita dal soggetto produttore nell'ambito degli studi da lui condotti e sopra menzionati, mentre non è possibile affermare con certezza la provenienza delle carte riconducibili a Renato Pezzolesi, che potrebbero essere confluite nel fondo successivamente alla donazione dell'Archivio da parte di Carlo Mari (figlio di Giuseppe). Per quanto riguarda la documentazione prodotta dal Comitato provinciale di Pesaro e Urbino per le celebrazioni del ventennale della Resistenza, la cui sede era presso il Comune di Pesaro, è opportuno ricordare come Mari fu di fatto il principale referente dell’attività di tale Comitato.

NOTE
(I) Cfr. i docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. "[GNR-111a Legione.] Ufficio Maggiorità. Carte segrete" (b. 1, fasc. 2).
(II) Cfr. i docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Documenti [Brigata Garibaldi] Bruno Lugli (b. 7, fasc. 14).
(III) Cfr. i docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Tavullia-Saludecio (b. 4, fasc. 2).
(IV) Cfr. I docc. conservati in Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. [Celebrazioni del ventennale della Resistenza e correzioni al libro Guerriglia sull'Appennino] (b. 5, fasc. 4).

Accruals

System of arrangement

Il presente inventario è il risultato finale dell'intervento di riordino condotto sull'Archivio Giuseppe Mari, realizzato nel periodo febbraio 2015-maggio 2015, grazie ad un cofinanziamento di Regione Marche.
L'inventario, realizzato da Luigi De Palo per conto dell'Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro-Urbino (ISCOP), con il coordinamento di Matteo Sisti, è stato compiuto con l'ausilio del software xDams, distribuito dalla società Regesta e da Regione Marche, nel rispetto degli standard internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).
Il livello di descrizione archivistica adottato corrisponde al fascicolo, indicato come l'unità archivistica.
I livelli individuati sono pertanto: fondo, serie e unità archivistica (fascicolo). Per ciascuno di essi si forniscono informazioni relative a titolo, estremi cronologici e contenuto.
Relativamente agli estremi cronologici, si precisa che sono stati indicati con l'anno solare o gli anni solari iniziale e finale dei documenti contenuti nei diversi livelli (nel caso di date attribuite, l'anno o gli anni sono stati riportati tra parentesi quadre).
Nel caso dell'unità archivistica è fornita la segnatura, che rispecchia l'ordinamento fisico delle unità all'interno dell'Archivio ovvero delle diverse serie in cui è strutturato.
La segnatura esprime la posizione fisica del fascicolo ed è stata indicata con il numero dell'unità di condizionamento (busta) in cui il fascicolo è conservato seguito dal numero d'ordine dell'unita archivistica all'interno del contenitore: ad esempio b. 1, fasc. 1, indica il 1° fascicolo della busta numerata con il numero 1.
In seguito ad un'analisi della documentazione conservata si è ritenuto opportuno, in sede di riordinamento, rispettare l'integrità delle unità di conservazione organizzate dal soggetto produttore limitandosi ad ordinare cronologicamente le unità archivistiche in esse contenute (i fascicoli contenenti docc. s.d. sono stati collocati di seguito a quelli per i quali è stato possibile valorizzare gli estremi cronologici). Diversamente, nel caso di unità di conservazione (buste) create nell'ambito di successivi (e parziali) interventi di riordino, si è ritenuto invece opportuno riordinare fisicamente le unità archivistiche secondo la posizione logica occupata all'interno delle serie.
L'ordinamento fisico che ne è conseguito, quindi, rispecchia quanto sopra specificato: le prime 3 unità di conservazione (buste) sono state organizzate da Giuseppe Mari, mentre quelle seguenti (nn. 4-12) sono state organizzate durante il riordino rispettando l'ordine logico (cronologico) delle unità archivistiche nell'ambito delle relative serie di appartenenza (anche in questo caso, le unità archivistiche contenenti docc. s.d. sono state collocate di seguito alle unità per le quali è stato possibile valorizzare gli estremi cronologici).
Nel caso delle prime tre buste (organizzate dal soggetto produttore), la numerazione delle unità, per ogni unità di conservazione, riparte sempre da 1; nella caso delle buste 4-12 la numerazione è invece progressiva all'interno delle relative serie di appartenenza.
Poiché all'inizio dell'attività di riordinamento non è stato riscontrato alcun ordine, si è ritenuto opportuno organizzare la documentazione nelle seguenti tre serie:
• Carteggio.
• Fotografie.
• Periodici e materiale a stampa.
Le serie sono state individuate aggregando le unità archivistiche sulla base della tipologia dei documenti in esse contenuti. L'ordine, invece, è stato definito sulla base della rilevanza delle carte nell'ambito dell'attività del soggetto produttore; la serie Materiali a stampa è stata prevista per ultima in quanto contenente materiali per lo più semiarchivistici.
Relativamente ai fascicoli e alle unità archivistiche, inoltre, sono opportune ulteriori precisazioni:
• il titolo, se originale, è stato riportato tra virgolette (" "); se ritenuto non sufficientemente chiaro è stato integrato e le integrazioni sono state poste tra parentesi quadre(I).
• Il titolo, se attribuito durante i primi parziali interventi di riordino compiuti sul fondo è stato riportato fedelmente ma senza l'aggiunta di alcun segno grafico (anche in questo caso, se il titolo è stato ritenuto non sufficientemente chiaro è stato integrato e le integrazioni sono state poste tra parentesi quadre)(II).
• Il titolo, se assegnato durante il riordino, è stato riportato tra parentesi quadre(III).
Si è fatto ricorso alle "Note", infine, nei casi in cui si è ritenuto necessario fornire indicazioni che non potevano trovare posto negli altri campi.
Nel corso del 2016, l’ISCOP, grazie ad un ulteriore cofinanziamento di Regione Marche, ha promosso un nuovo intervento finalizzato alla parziale digitalizzazione dell’Archivio Mari e alla pubblicazione dell’inventario redatto da Luigi De Palo e delle unità documentarie digitalizzate. L’intervento, coordinato da Matteo Sisti, è consistito nelle seguenti attività:
• selezione delle unità documentarie oggetto della digitalizzazione: sono state selezionate le unità documentarie il cui stato di conservazione è risultato particolarmente critico, al fine di garantire la conservazione e la tutela dei documenti originali analogici che potranno essere esclusi dalla consultazione; sono state selezionate le unità documentarie giudicate più interessanti con riferimento al loro valore storico: relazioni di partigiani, carte della GNR-111a Legione di Pesaro, carte della Brigata Garibaldi Bruno Lugli, corrispondenza di Giuseppe Mari che si è ritenuta più significativa con riferimento alla sua attività di partigiano, storico e, più in generale, di scrittore, documenti sottoscritti da personaggi rilevanti quali ad esempio Carlo Paladini, Giorgio De Sabbata, Giangiacomo Feltrinelli, Giancarlo Pajetta e Paolo Volponi; sono state escluse dalla selezione le fotocopie.
• Digitalizzazione delle unità documentarie selezionate (attività svolta da Record Data Srl).
• Pubblicazione dell’inventario e delle unità documentarie digitalizzate nella piattaforma web Memorie di Marca (http://memoriedimarca.it) e descrizione, da parte di Matteo Sisti, delle predette unità in conformità con quanto disposto dallo standard internazionale di descrizione archivistica ISAD(G) per il tramite del software di descrizione archivistica AtoM. Le unità documentarie sono state ordinate cronologicamente all'interno delle relative unità archivistiche di appartenenza.
• Descrizione dell’istituto conservatore ISCOP in conformità con quanto disposto dallo standard internazionale di descrizione ISDIAH.
• Indicizzazione dei nomi e dei luoghi: creazione di punti di accesso alle descrizioni archivistiche attraverso la redazione di record d'autorità relativi a persone, enti e famiglie e la valorizzazione della tassonomia Luoghi.
Nell'ambito dell’attività di descrizione delle unità documentarie sono stati rispettati i criteri redazionali già seguiti da De Palo durante la redazione dell’inventario (con la differenza che, nel caso delle unità documentarie, si è provveduto a valorizzare le relative date specificando, nei casi in cui è stato possibile, giorno, mese e anno; inoltre è stata anche fornita, laddove possibile, la data topica, utilizzando le parentesi quadre nei casi in cui questa è stata attribuita); infine, con riferimento all'attività di migrazione nella piattaforma Memorie di Marca dell’inventario prodotto con xDAMS, nel caso delle unità archivistiche i valori dell’elemento di descrizione “Segnatura attuale” (elemento non previsto dal software di descrizione AtoM) sono stati riportati all'interno dell’elemento di descrizione Segnatura/e o codice/i identificativo/i (ISAD, 3.1.1)(IV). Nel caso della descrizione delle unità documentarie, infine, all'interno dell’elemento di descrizione Segnatura/e o codice/i identificativo/i, oltre che la segnatura dell’unità archivistica, è stato riportato il numero progressivo dell’unità documentaria digitalizzata all’interno del fascicolo(V).

NOTE
(I) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. "[GNR-111a Legione.] Ufficio Maggiorità. Carte segrete" (b. 1, fasc. 2).
(II) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. Documenti [Brigata Garibaldi] Bruno Lugli (b. 7, fasc. 14).
(III) Vedi ad esempio Archivio Mari Giuseppe, serie Carteggio, fasc. [Celebrazioni del ventennale della Resistenza e correzioni al libro Guerriglia sull'Appennino] (b. 5, fasc. 4).
(IV) Con riferimento all'unità archivistica citata alla nota I, si riporta il valore assegnato all'elemento Segnatura/e o codice/i identificativo/i: IT ISCOP MG-1-2-b.1-fasc.2.
(V) Con riferimento all'unità archivistica citata alla nota I, si riporta il valore assegnato all'elemento Segnatura/e o codice/i identificativo/i durante la descrizione della terza unità documentaria digitalizzata all'interno dell’unità archivistica: IT ISCOP MG-1-2-b.1-fasc.2-3.

Conditions governing access

L'accesso alla documentazione è regolato da quanto disposto dal decreto legislativo 42/2004 e successive modificazioni (Codice dei beni culturali e del paesaggio); dal decreto legislativo 196/2003 e successive modificazioni (Codice in materia di protezione dei dati personali) e dal Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici (Provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n. 8/P/2001).

Conditions governing reproduction

L'autorizzazione alla riproduzione della documentazione ammessa alla consultazione è a discrezione dell'ISCOP ed è strettamente personale e concessa unicamente per motivi di studio. Le domande di pubblicazione devono essere indirizzate all'ISCOP in carta libera, via posta ovvero tramite e-mail. La richiesta deve riportare almeno i seguenti elementi: nome e cognome del richiedente, lista dei documenti per i quali si richiede l'autorizzazione alla pubblicazione (e relativa segnatura archivistica), titolo e contesto della pubblicazione (monografia, articolo di rivista, saggio ecc.), nome dell'editore.

Language of material

Script of material

Language and script notes

Finding aids

Existence and location of originals

Existence and location of copies

All'interno della piattaforma web Memorie di Marca (http://memoriedimarca.it) sono archiviate e liberamente consultabili, unicamente per motivi di studio, le copie digitali di parte della documentazione di cui si compone l'Archivio Mari (per maggiori dettagli si rimanda alle schede descrittive delle unità archivistiche che contengono le unità documentarie digitalizzate). Qualora l'utente fosse interessato alla pubblicazione della predetta documentazione digitalizzata dovrà necessariamente ottenere la preventiva autorizzazione da parte dell'ISCOP (con le modalità illustrate in corrispondenza dell'elemento descrittivo "Condizioni che regolano la riproduzione").

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