Serie 16 - Miscellanea

Area dell'identificazione

Segnatura/e o codice/i identificativo/i

IT ISCOP APCISBVCZF-16

Denominazione o titolo

Miscellanea

Data/e

  • 1949-[1976?] (con lacune) (Creazione)

Livello di descrizione

Serie

Consistenza e supporto dell'unità di descrizione (quantità, volume, dimensione fisica)

2 unità archivistiche.

Area delle informazioni sul contesto

Denominazione del/dei soggetto/i produttore/i

Denominazione del/dei soggetto/i produttore/i

Istituto conservatore

Storia archivistica

La conservazione nell'Archivio della Sezione Bruno Venturini e del Comitato di zona di Fano di documenti della Sezione fanese dell'ANPI e della FGCI (Sezione e Comitato di zona di Fano) si deve molto probabilmente al fatto che sia l'ANPI che la FGCI condivisero per anni le diverse sedi della Sezione e del Comitato di zona (I).

Note
(I) Sulle ubicazione delle sedi della Sezione fanese dell'ANPI e della Sezione e del Comitato di zona di Fano della FGCI cfr. i relativi profili storico-istituzionali.

Modalità di acquisizione o versamento

Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura

Ambito e contenuto

La serie, che contiene corrispondenza, verbali, quadri ed elenchi di iscritti, periodici e 1 manifesto, conserva documenti dell'Associazione nazionale partigiani italiani (ANPI) - Sezione Giannetto Dini di Fano (cfr. il fasc. 1) e della Federazione giovanile comunista italiana (FGCI) - Comitato di zona e Circolo Giannetto Dini di Fano (cfr. il fasc. 2).
La presenza di documentazione prodotta da soggetti produttori diversi dalla Sezione e dal Comitato suggerisce l'opportunità di riportare qui di seguito alcune informazioni utili a ricostruirne il profilo storico-istituzionale.

Associazione nazionale partigiani italiani (ANPI). Sezione Giannetto Dini di Fano

La Sezione fanese dell'ANPI, intitolata al partigiano Giannetto Dini (I), venne costituita nel dicembre 1944 (il suo primo segretario fu Cesare del Vecchio) (II). Per comprendere le finalità della Sezione è utile richiamare alcuni degli scopi esplicitati dall'ANPI nazionale nel suo statuto:


  • restituire al Paese una piena libertà e favorire un regime di democrazia per impedire in futuro il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e assolutismo;
  • valorizzare in campo nazionale e internazionale il contributo effettivo portato alla causa della libertà dall'azione dei partigiani;
  • far valere e tutelare il diritto dei partigiani, acquisito, di partecipare in prima linea alla ricostruzione morale e materiale del Paese (III).

L'Associazione ebbe la sua prima sede in via Froncini (IV) ma, negli anni immediatamente successivi, si trasferì presso Palazzo Bambini, in via de Cuppis, nello stabile in cui risiedeva la Sezione Bruno Venturini di Fano (V).
Dalla documentazione conservatasi nell'Archivio della Sezione e del Comitato di zona non è possibile stabilire con certezza quando la Sezione cessò la sua attività. Attualmente, infatti, esiste a Fano una Sezione dell'ANPI dedicata alla partigiana fanese Leda Antinori, che però, essendo stata istituita ex novo nel gennaio 2011, non è in alcun modo legata alla Sezione fanese dell'ANPI intitolata a Dini (VI).

Federazione giovanile comunista italiana (FGCI). Circolo Giannetto Dini di Fano

L'attività della FGCI-Circolo di Fano "Giannetto Dini" è attestata dall'inizio degli anni Sessanta (VII). Sulla base della documentazione conservatasi nell'Archivio della Sezione e del Comitato di zona possiamo affermare che il Circolo, ovvero l'organizzazione di base della FGCI, condivise la sede con la Sezione "Venturini" e il Comitato di zona di Fano sia in via De Cuppis (fino al 1968), sia in via de Petrucci (fino ai primi mesi del 1976).
Con ogni probabilità il Circolo venne intitolato al partigiano Giannetto Dini solamente negli anni successivi alla sua costituzione (VIII).
La documentazione conservata ci permette di conoscere i nominativi di tre responsabili del Circolo (Alessandro Cecchetelli, Gildo Baldelli e Alessandro Serafini) ma anche alcuni dati relativi al numero degli iscritti e alla loro composizione sociale: nel 1961 gli iscritti erano 84; nel 1962 il loro numero salì probabilmente a 89. Gli iscritti del 1962, la cui età media era 18,6 anni, comprendevano 5 ragazze, 7 studenti, 11 mezzadri, un coltivatore diretto, 58 operai (di cui 11 impiegati nel legno, 5 meccanici, 5 marmisti e 13 impiegati nel settore dell'edilizia), 3 artigiani e 4 residenti all'estero (IX).
Conosciamo anche i nominativi degli iscritti delegati dal Congresso del Circolo (svoltosi il 15 aprile 1961) al Congresso provinciale della FGCI della Federazione di Pesaro-Urbino, ovvero Floriano Valentini, Alessandro Cecchetelli, Gildo Baldelli, Fiorenzo Gabbianelli, Laura Broni, Piergiorgio Meletti, Andrea Bartolucci, Maurizio Nardini e Norberto Talamelli, e i nominativi dei componenti un Comitato direttivo del Circolo (forse del 1961), ovvero Alessandro Cecchetelli (che ricopriva anche la carica di segretario), Floriano Valentini, Fiorenzo Gabbianelli, Andrea Bartolucci, Piergiorgio Meletti, Laura Broni e Oscardo Severi.
La documentazione conservatasi nell'Archivio della Sezione "Bruno Venturini" e del Comitato di zona del PCI di Fano non ci consente di ricostruire l'attività del Circolo oltre al 1973, anno in cui pubblicò il documento ciclostilato (probabilmente un periodico) "linea 1"(X).

Federazione giovanile comunista italiana (FGCI). Comitato di zona di Fano

L'attività della FGCI-Comitato di zona di Fano è attestata dall'inizio degli anni Sessanta(XI). Sulla base della documentazione conservatasi nell'Archivio della Sezione e del Comitato di zona possiamo ipotizzare che in quegli stessi anni il Comitato di zona della FGCI, che coordinava e dirigeva i circoli compresi nel proprio territorio, condivise la propria sede di via de Cuppis con la Sezione Venturini e il Comitato di zona del PCI di Fano ma anche con il Circolo della FGCI Giannetto Dini di Fano.
Dai piani di lavoro conservati si deduce che il Comitato era impegnato in attività relative al tesseramento (soprattutto), alla propaganda e alla pianificazione di riunioni finalizzate all'organizzazione di iniziative (corsi politici, celebrazioni, manifestazioni, feste, raccolta del grano, gite) e all'approfondimento di questioni diverse (per lo più relative a tematiche inerenti il lavoro e la scuola).
Relativamente ai circoli diretti dal Comitato tra il 1961 e il 1963, i documenti conservati suggeriscono l'ipotesi che il Comitato coordinasse l'attività dei Circoli di Fano, Gimarra, Tre Ponti, Caminate, Monteschiantello, San Cesario, Torrette, Fenile, Borgata Venturini, Trave, Marotta, Bellocchi, San Biagio, Pontesasso, Falcineto Basso, Sant'Andrea, Metaurilia (I e II), Ferriano, Centinarola, Roncosambaccio, Ponte degli alberi, Tavernelle, Cartoceto, Mondolfo, San Costanzo, Cerasa, Piagge, San Giorgio di Pesaro, Montemaggiore e Villanova, Orciano, Mondavio, San Michele, Monteporzio e Castelvecchio, Barchi, Villa Del Monte, Saltara e Calcinelli. Il Comitato, quindi, esercitava probabilmente la propria giurisdizione nei comuni di Fano, Fossombrone, Serrungarina, San Costanzo, Montemaggiore, Mondavio, Monteporzio, Barchi e Saltara.

Note

(I) Giannetto Dini, nato a Macerata Feltria (PU) il 1° novembre 1926, dopo aver aderito ai Gruppi armati della Resistenza è catturato da truppe nazifasciste nella zona del Monte Catria. Trasferito presso il carcere di Massa Lombarda è fucilato dai tedeschi, presso il campo sportivo di quella stessa città, il 1° aprile 1944. La documentazione conservata nell'Archivio della Sezione Bruno Venturini e del Comitato di zona del PCI di Fano non consente di affermare con precisione quando la Sezione venne intitolata a Dini; di certo, però, nel 1954 la Sezione portava il nome del partigiano maceratino: cfr. APCISBVCZF, serie Carteggio amministrativo, fasc. Materiale vario [1953-1954] (b. 16, fasc. 17).
(II) Cfr. ivi, serie Documenti 1944-1949 riordinati in titoli, sottoserie Documenti 1944, fasc. [1944. 509.01Comando GAP; 509.02 ANPI; 509.03 Brigata Garibaldi] (b. 1, fasc. 4), la lettera inviata da Cesare Del Vecchio (segretario della Sezione fanese dell'ANPI) a destinatari diversi (anche alla Sezione del PCI di Fano) relativa alla costituzione della Sezione, Fano 29 dic. 1944.
(III) Informazioni tratte dal sito dell'ANPI (cfr. <http://www.anpi.it/chi-siamo/>). L'Associazione nazionale partigiani d'Italia fu costituita a Roma, il 6 giu. 1944, dal CLN del Centro Italia. Con il decreto luogotenenziale n. 224 del 5 aprile 1945 ricevette la qualifica di Ente morale. In seguito alla liberazione dell'Italia settentrionale dall'occupazione nazifascista, il 4 giugno 1945, venne costituita a Milano l'ANPI-Comitato Alta Italia. Il 27 giugno di quello stesso anno, dopo la fusione del Comitato provvisorio dell'ANPI di Roma e del Comitato Alta Italia, nacque l'ANPI nazionale.
(IV) Vedi nota 2.
(V) Già nel 1949 la sede della Sezione si trovava in via de Cuppis n. 3. Cfr. APCISBVCZF, serie Miscellanea, Sez[ione] Fano ANPI 1949 (b. 65, fasc. 1), minuta di lettera di Aurelio Del Mastro (segretario della Sezione fanese dell'ANPI) per il Comando territoriale di Bologna, Fano 14 dic. 1949.
(VI) Informazione tratta da un'intervista rivolta a Paolo Pagnoni, attuale presidente della Sezione fanese dell'ANPI.
(VII) Le notizie riportate sono tratte dalla documentazione conservata in APCISBVCZF, serie Miscellanea, fasc. [FGCI- Circolo "Giannetto Dini" e Comitato di zona di Fano], b. 65, fasc. 2.
(VIII) Cfr. ibidem; l'unico riferimento al Circolo "g. dini" è presente sulla copertina del ciclostilato "linea 1", pubblicato dal Circolo nel 1973 (sulla stessa copertina è presente anche l'annotazione "via de petrucci-fano").
(IX) Cfr. ibidem, lettera inviata da Gildo Baldelli (a nome della Segreteria provinciale della FGCI di Pesaro) al Circolo (richiesta di dati sui giovani iscritti), [1962]. Nella lettera, compilata con i dati richiesti e probabilmente rimasta a Fano (Gildo Baldelli è stato anche responsabile del Circolo), il numero degli iscritti è di 81 ma sono presenti, in calce al documento, annotazioni relative alla presenza di 5 operai meccanici, 5 operai marmisti e 13 lavoratori nel settore dell'edilizia.
(X) Vedi la nota 8.
(XI) Le notizie riportate sono tratte dalla documentazione conservata in APCISBVCZF, serie Miscellanea, fasc. [FGCI- Circolo Giannetto Dini e Comitato di zona di Fano] (b. 65, fasc. 2).

Procedure, tempi e criteri di valutazione e scarto

Incrementi previsti

Criteri di ordinamento

Il fasc. 2 è stato formato durante il riordino aggregando documenti ritrovati in forma sciolta durante la ricognizione.
Relativamente ai documenti della FGCI (Circolo Giannetto Dini e Comitato di zona di Fano) si è ritenuto opportuno non separare i documenti afferenti al Circolo da quelli del Comitato: tale operazione, del resto, non era praticamente fattibile.
Non sempre, infatti, è possibile attribuire i documenti con certezza al Circolo o al Comitato. E' molto probabile, infatti, che la documentazione sia stata prodotta ed acquisita da militanti che ricoprivano ruoli diversi tanto nell'ambito del Circolo quanto nell'ambito del Comitato di zona (I).

Note
(I) Per le modalità con cui la documentazione di enti diversi dalla Sezione Bruno Venturini e dal Comitato di zona si è depositata presso l'Archivio della Sezione e del Comitato si rimanda al campo Storia archivistica dell'Archivio Partito comunista italiano - PCI. Sezione Bruno Venturini-Comitato di zona di Fano.

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Scrittura della documentazione

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Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

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