Panichi, Samuele

Area dell'identificazione

Tipologia del soggetto produttore

Persona

Forma/e autorizzata/e del nome

Panichi, Samuele

Forme parallele del nome

Forme del nome normalizzate secondo altre regole

Altre forme del nome

Codici identificativi di enti

Area della descrizione

Date di esistenza

1988 giu. 14 - 1980 dic. 22

Storia

Samuele Panichi nasce a Pianello di Cagli (PU), ha in famiglia una formazione “libertaria” dovuta alla frequentazione del medico anarchico cagliese Ceccarini. Frequenta solo la seconda elementare, ma da autodidatta si forma una cultura fortemente caratterizzata dalla contestazione dei poteri costituiti e dal pacifismo. Walchiria Terradura, partigiana che ha fatto parte della sua formazione, lo descrive come un “Garibaldi che portava il verbo antifascista nelle case dei contadini” con un’oratoria costruita per apologhi, ma efficace e convincente. E' idealista e generoso, il suo carattere ribelle lo spinge ad emigrare nel 1905 in Lussemburgo dove, a Esch-sur Alzette, lavora come minatore e nell’edilizia. Un’esperienza breve che si conclude dopo sei mesi con il ritorno a Pianello. Nel luglio 1907 emigra di nuovo, si reca negli Stati Uniti nel distretto minerario di Mocanaqua, in Pennsylvania. Le sue idee politiche lo spingono ad impegnarsi nel sindacato dei minatori, attività che lo fa ben presto diventare oggetto di attenzione da parte dell'FBI, che lo scheda come “Sam Panick” e lo tiene sotto controllo per la sua pericolosità sociale. Nel frattempo si sposa con Irene Catherine Barry, ma in seguito agli eventi legati alla campagna di solidarietà per gli anarchici Sacco e Vanzetti, al suo arresto e alla morte del figlio, che aveva chiamato Lenin, lo convince nel 1920 a rientrare a Pianello con la figlia Maddalena. La moglie lo raggiungerà un anno dopo dedicandosi all'attività di commercio ambulante.
A Pianello Panichi continua a diffondere le idee libertarie nelle campagne che raggiunge con la sua attività di commerciante ambulante. Con l'avvento del fascismo è continuamente soggetto a aggressioni e soprusi da parte dei fascisti. Nel 1921 e 1924, nascono gli altri due figli: Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht. La sua attività antifascista inizia subito dopo la caduta del fascismo il 25 luglio 1943, e si intensifica dopo l’8 settembre, quando con pochi uomini costituisce il primo gruppo di partigiani. Dall'11 novembre del 1943 la banda di Panichi, di cui fanno parte anche la moglie e i tre figli: Maddalena, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, opera nella zona compresa tra Cagli, Cantiano, Chiaserna e la Serra del Burano. Al confine con i comuni umbri di Pietralunga e Gubbio, si unisce alla formazione “San Faustino”. In seguito però ai contrasti con il comando della “San Faustino”, nel marzo 1944, il gruppo eugubino di Gustavo Terradura Vagnarelli, che comprendeva anche le sue figlie: Walchiria e Lionella, lasciano la San Faustino per unirsi alla V Brigata Garibaldi “Pesaro” di cui era parte la banda Panichi. Le azioni della banda per procurasi le armi e ostacolare l'avanzata tedesca, crea il mito del "partigiano Sam". Nel corso del massiccio rastrellamento iniziato a fine maggio 1944 il figlio ventenne di Panichi, Karl Liebknecht, fu catturato e ucciso il 4 giugno a Pian delle Capanne, nella zona dell’Alpe della Luna. Samuele Panichi, nonostante la disperazione della perdita del figlio, continua al comando delle azioni che portano alla salvezza dei suoi uomini. Alla fine di giugno si costituisce il V Battaglione della Brigata , formato anche da un numero consistente di slavi, di cui Panichi diventa commissario politico, un suo Distaccamento viene denominato "Carlo Liebhnecht Panichi". Dopo il passaggio del fronte a Pietralunga il 9 luglio e il disarmo della V Brigata, è accolto in un campo per profughi e sfollati tra Assisi e Santa Maria degli Angeli e rientra a Pianello solo alla fine di agosto.

Luoghi

Condizione giuridica

Funzioni, occupazioni e attività

Mandato/Fonti normative

Struttura amministrativa/Genealogia

Contesto generale

Area delle relazioni

Area di controllo

Codice identificativo del record d’autorità

Codici identificativi delle istituzioni responsabili

Norme e/o convenzioni

International standard archival authority - ISAAR (CPF), seconda edizione, ottobre 2003.
Norme italiane per l'elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), seconda edizione, luglio 2014, regola E.1.1 Denominazione di autorità (per la redazione dell'elemento 5.1.2 di ISAAR (CPF) Forma/e autorizzata/e del nome).
Norme italiane per l'elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), seconda edizione, luglio 2014, E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione (per la redazione dell'elemento di ISAAR (CPF) 5.2.1 (Date di esistenza)).

Grado di elaborazione

Bozza

Livello di completezza

Intermedio

Data/e della descrizione

Creazione del record di autorità: 31 gennaio 20170.
Compilazione del record di autorità: 27 aprile 2022.

Lingua/e

  • italiano

Scrittura/e

Fonti

Fondo Anpi. Comitato provinciale di Pesaro e Urbino, Relazione di Samuele Panichi – 1947, b. 33, fasc. 8.8; Rapporto informativo attività Misturi Giovanni – 1946, b.34-fasc.15-2.
Fondo Mari Giuseppe, "Relazione del battaglione Carlo Liebhnecht Panichi", b.6-fasc.12-21; "Memoria del movimento partigiano", b.6-fasc.12-22.
Ermanno Torrico, Panichi Samuele, in Istituto storia Marche, https://www.istitutostoriamarche.it/biografie-fascismo-antifascismo-guerra-resistenza/panichi-samuele/.
Il sogno del partigiano Sam, regia di Gianfranco Boiani ; ricerca storica: Giorgio Bianconi ; sceneggiatura: Giorgio Bianconi e Gianfranco Boiani; lettura scenica: Massimo Ciavaglia ; musiche: Adrio Fiorucci (Gatonegro), Pesaro : Circolo Culturale Eidos, [2013].
É morto il compagno Samuele Panichi, in “l’Unità” (Marche), 24 dicembre 1980, p. 12; G. Virgili, La strada per Pietralunga. Presupposti e aspetti della Resistenza nel Cagliese e nell’Eugubino, EdEN, Perugia 2002, p. 48-60; M. Milli – I. Ottaviani, Un uomo libero. Biografia di Samuele Panichi, affinità elettive, Ancona 2015; A. Tacchini, Guerra e Resistenza nell’Alta Valle del Tevere (1943-1944), Petruzzi Editore, Città di Castello 2015, p, 61-63; G. Pellegrini, La Resistenza nella parte settentrionale dell’Appennino umbro-marchigiano, in C. Donati-T. Rossi (a cura di), Guerra e Resistenza sull’Appennino umbro-marchigiano. Problematiche e casi di studio, Atti del Convegno, Pietralunga-Fabriano, 14-15 maggio 2015, Editoriale Umbra, Foligno 2017, p.74-91.

Note sulla compilazione

Creazione del record di autorità: Memorie di Marca.
Compilazione del record di autorità: Anna Della Fornace.