Area dell'identificazione
Tipologia del soggetto produttore
Persona
Forma/e autorizzata/e del nome
Bischi, Giovanni
Forme parallele del nome
Forme del nome normalizzate secondo altre regole
Altre forme del nome
Codici identificativi di enti
Area della descrizione
Date di esistenza
1922 ago. 10 - 2013 feb. 19
Storia
Di famiglia repubblicana e antifascista, Giovanni Bischi ha 22 anni quando, trovandosi alla Scuola ufficiali di Padova, è fatto prigioniero dai tedeschi con i suoi commilitoni. In un momento di distrazione di una sentinella su un carro armato, riesce a scavalcare il muro di cinta della caserma alto tre metri e a dileguarsi nelle campagne circostanti. Rientrato a Fermignano, si schiera con i partigiani e collabora alla formazione del Fronte della gioventù.
Negli ultimi mesi del 1944 Bischi opera a Colle Antico, fra Pianello di Cagli e Umbertide, in provincia di Perugia. Il suo ruolo è prevalentemente di collegamento fra i vari nuclei di resistenti, partecipa a riunioni clandestine nelle cascine per l’organizzazione di atti di sabotaggio, come quello che fa saltare in aria un treno carico di munizioni. Rispetto all’insurrezione armata, però, Bischi è fautore di metodi più diplomatici, ma altrettanto efficaci, per il raggiungimento degli obiettivi. Si incarica, quindi, di prendere contatti con le autorità rimaste nel suo paese, il segretario comunale del fascio e il maresciallo dei Carabinieri, per assicurarsene la non ostilità. Intanto, alla fine del ’44, il suo nome è spifferato ai nazisti. Non riuscendo a catturarlo, viene arrestato suo padre Italo, che a suo tempo aveva sempre rifiutato la tessera del fascio, per essere fucilato a Forlì. Grazie ai contatti stabiliti con la sua azione di intelligence, riesce a far liberare il padre e altri nove prigionieri. Lui si rifugia a Ca’ Marino, nei dintorni di Fermignano. Nei giorni della Liberazione riesce nell'occupazione della locale caserma dei Carabinieri senza spargimento di sangue.
Nel dopoguerra insegna nelle scuole elementari ma è soprattutto impegnato come amministratore a Fermignano. Assessore dal 1946, Giovanni Bischi è stato sindaco del suo paese ininterrottamente dal 1970 al 1990, oltre che Presidente dell’ANPI di Pesaro-Urbino e membro dell’Accademia Raffaello di Urbino.
Negli ultimi mesi del 1944 Bischi opera a Colle Antico, fra Pianello di Cagli e Umbertide, in provincia di Perugia. Il suo ruolo è prevalentemente di collegamento fra i vari nuclei di resistenti, partecipa a riunioni clandestine nelle cascine per l’organizzazione di atti di sabotaggio, come quello che fa saltare in aria un treno carico di munizioni. Rispetto all’insurrezione armata, però, Bischi è fautore di metodi più diplomatici, ma altrettanto efficaci, per il raggiungimento degli obiettivi. Si incarica, quindi, di prendere contatti con le autorità rimaste nel suo paese, il segretario comunale del fascio e il maresciallo dei Carabinieri, per assicurarsene la non ostilità. Intanto, alla fine del ’44, il suo nome è spifferato ai nazisti. Non riuscendo a catturarlo, viene arrestato suo padre Italo, che a suo tempo aveva sempre rifiutato la tessera del fascio, per essere fucilato a Forlì. Grazie ai contatti stabiliti con la sua azione di intelligence, riesce a far liberare il padre e altri nove prigionieri. Lui si rifugia a Ca’ Marino, nei dintorni di Fermignano. Nei giorni della Liberazione riesce nell'occupazione della locale caserma dei Carabinieri senza spargimento di sangue.
Nel dopoguerra insegna nelle scuole elementari ma è soprattutto impegnato come amministratore a Fermignano. Assessore dal 1946, Giovanni Bischi è stato sindaco del suo paese ininterrottamente dal 1970 al 1990, oltre che Presidente dell’ANPI di Pesaro-Urbino e membro dell’Accademia Raffaello di Urbino.
Luoghi
Fermignano (luogo di nascita e morte)
Condizione giuridica
Funzioni, occupazioni e attività
Partigiano, Sindaco del Comune di Fermignano, Presidente del Comitato provinciale ANPI.
Mandato/Fonti normative
Struttura amministrativa/Genealogia
Contesto generale
Area delle relazioni
Area di controllo
Codice identificativo del record d’autorità
Codici identificativi delle istituzioni responsabili
Norme e/o convenzioni
Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), regola E.1.1 Denominazione di autorità.
Sistema di datazione utilizzato per indicare le date nel record di autorità: Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione. Allegato C. Normalizzazione della data.
Sistema di datazione utilizzato per indicare le date nel record di autorità: Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione. Allegato C. Normalizzazione della data.
Grado di elaborazione
Finale
Livello di completezza
Intermedio
Data/e della descrizione
Lingua/e
Scrittura/e
Note sulla compilazione
Creazione: Memorie di Marca 7 agosto 2018