Area dell'identificazione
Tipologia del soggetto produttore
Persona
Forma/e autorizzata/e del nome
Pezzolesi, Renato
Forme parallele del nome
Forme del nome normalizzate secondo altre regole
Altre forme del nome
Codici identificativi di enti
Area della descrizione
Date di esistenza
1923 giu. 21 - 2000 ago. 15
Storia
Renato Pezzolesi nasce in una famiglia contadina a San Pietro in Calibano frazione di Pesaro, oggi Villa Fastiggi. Nell'aprile 1943 è chiamato alle armi, prima a Forlì, poi a Padova per un corso di dattilografia. Alla caduta del fascismo si trova ancora a Padova, a settembre viene trasferito a Poggio Renatico (Ferrara) e all'indomani dell'8 settembre va a piedi fino a Ravenna e poi in treno fino a Pesaro. Tornato a casa prende contatti con il Cnl provinciale e il 1 novembre entra a far parte della Resistenza. Partecipa alla Battaglia di Fontecorniale il 26 luglio e, fra 20 e il 26 agosto, viene preso e rilasciato dai tedeschi più volte. Verrà riconosciuto, in data 8 marzo 1946, partigiano combattente appartenente alla Brigata Gap Pesaro, Distaccamento Sap Villa Fastiggi dal 1 novembre 1943 al 20 luglio 1944 e al Distaccamento Balducci della Brigata Garibaldi Bruno Lugli dal 21 luglio 1944 al 27 agosto 1944 in qualità di Capo squadra.
Dopo la liberazione di Pesaro, il 23 ottobre del 1944 si arruola nel 9. Reparto d'assalto "Legnano" e prosegue i combattimenti con il Corpo italiano di liberazione, sarà prima a Bracciano, poi il 15 marzo a Taverne d'Arbia, frazione di Siena, a fine marzo inizia l'avanzata su Bologna, che sarà liberata il 21 aprile. Pezzolesi scrive "l'accoglienza della popolazione è commovente perché li abbiamo liberati e perché siamo italiani". Con lui nella "Legnano" ci sono anche i partigiani pesaresi Ilario Andreatini, Selvino Angelini e Sebastiano Curati. Per la sua partecipazione alla guerra di Liberazione gli è stata conferita la Croce al merito di guerra dal Comando militare territoriale di Bologna il 20 ottobre 1951.
Dopo la fine della guerra inizia a lavorare come avventizio in Prefettura a Pesaro e sarà oggetto di discriminazioni e penalizzato nell'avanzamento di carriera negli anni Cinquanta per la sua attività politica e sindacale. Con la ripresa dell'attività del Comitato provinciale dell'Anpi, a partire dal 1979 fino al 1988, Pezzolesi sarà senza soluzione di continuità confermato Segretario dell'Associazione. Dall'inizio degli anni Ottanta l'attività di Pezzolesi è totalmente dedicata all'Anpi, è l'anima di tutte le iniziative: assistenziali per i partigiani che ancora in quegli anni avevano bisogni di certificare la loro azione nel movimento di Liberazione ai fini pensionistici e celebrative che, con lo scopo di mantenere vivi i valori della Resistenza, riescono a coinvolgere Enti locali, Istituzioni militari e a raccogliere partigiani e patrioti italiani e stranieri. A Pezzolesi si deve la raccolta dell'enorme patrimonio documentario e la salvaguardia deIl'archivio storico dell'Anpi che, grazie a lui, si è conservato integro ed è oggi consultabile. A fine degli anni Ottanta, a causa del clima di tensione fra Anpi e Istituto di storia, che condividevano la stessa sede di Pesaro, Pezzolesi rassegna le sue dimissioni da Segretario, ma rivendica "la mia libertà di venire in sede tutte le volte che lo ritengo come lo fanno altri partigiani perché questa è la mia casa". Dopo le dimissioni si dedicherà a tempo pieno a un grande progetto di ricerca su Villa Fastiggi raccogliendo una mole consistente di documenti con l'obiettivo di fare la storia della frazione dalla seconda metà del XIX secolo. La ricerca, condotta anche casa per casa, ha prodotto un importante raccolta di immagini fotografiche in parte utilizzate per esposizioni e pubblicazioni. Continuerà ad occuparsi della ricerca e della raccolta di documentazione fino alla sua morte il 15 agosto 2000.
Dopo la liberazione di Pesaro, il 23 ottobre del 1944 si arruola nel 9. Reparto d'assalto "Legnano" e prosegue i combattimenti con il Corpo italiano di liberazione, sarà prima a Bracciano, poi il 15 marzo a Taverne d'Arbia, frazione di Siena, a fine marzo inizia l'avanzata su Bologna, che sarà liberata il 21 aprile. Pezzolesi scrive "l'accoglienza della popolazione è commovente perché li abbiamo liberati e perché siamo italiani". Con lui nella "Legnano" ci sono anche i partigiani pesaresi Ilario Andreatini, Selvino Angelini e Sebastiano Curati. Per la sua partecipazione alla guerra di Liberazione gli è stata conferita la Croce al merito di guerra dal Comando militare territoriale di Bologna il 20 ottobre 1951.
Dopo la fine della guerra inizia a lavorare come avventizio in Prefettura a Pesaro e sarà oggetto di discriminazioni e penalizzato nell'avanzamento di carriera negli anni Cinquanta per la sua attività politica e sindacale. Con la ripresa dell'attività del Comitato provinciale dell'Anpi, a partire dal 1979 fino al 1988, Pezzolesi sarà senza soluzione di continuità confermato Segretario dell'Associazione. Dall'inizio degli anni Ottanta l'attività di Pezzolesi è totalmente dedicata all'Anpi, è l'anima di tutte le iniziative: assistenziali per i partigiani che ancora in quegli anni avevano bisogni di certificare la loro azione nel movimento di Liberazione ai fini pensionistici e celebrative che, con lo scopo di mantenere vivi i valori della Resistenza, riescono a coinvolgere Enti locali, Istituzioni militari e a raccogliere partigiani e patrioti italiani e stranieri. A Pezzolesi si deve la raccolta dell'enorme patrimonio documentario e la salvaguardia deIl'archivio storico dell'Anpi che, grazie a lui, si è conservato integro ed è oggi consultabile. A fine degli anni Ottanta, a causa del clima di tensione fra Anpi e Istituto di storia, che condividevano la stessa sede di Pesaro, Pezzolesi rassegna le sue dimissioni da Segretario, ma rivendica "la mia libertà di venire in sede tutte le volte che lo ritengo come lo fanno altri partigiani perché questa è la mia casa". Dopo le dimissioni si dedicherà a tempo pieno a un grande progetto di ricerca su Villa Fastiggi raccogliendo una mole consistente di documenti con l'obiettivo di fare la storia della frazione dalla seconda metà del XIX secolo. La ricerca, condotta anche casa per casa, ha prodotto un importante raccolta di immagini fotografiche in parte utilizzate per esposizioni e pubblicazioni. Continuerà ad occuparsi della ricerca e della raccolta di documentazione fino alla sua morte il 15 agosto 2000.
Luoghi
Pesaro (luogo di nascita e di morte)
Condizione giuridica
Funzioni, occupazioni e attività
Mandato/Fonti normative
Struttura amministrativa/Genealogia
Contesto generale
Area delle relazioni
Area di controllo
Codice identificativo del record d’autorità
MdM_IT_P_00002
Codici identificativi delle istituzioni responsabili
Norme e/o convenzioni
Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), regola E.1.1 Denominazione di autorità.
Sistema di datazione utilizzato per indicare le date nel record di autorità: Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione. Allegato C. Normalizzazione della data.
Sistema di datazione utilizzato per indicare le date nel record di autorità: Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie (NIERA), E.2.1 Date di esistenza. Normalizzazione. Allegato C. Normalizzazione della data.
Grado di elaborazione
Finale
Livello di completezza
Intermedio
Data/e della descrizione
17 aprile 2019
Lingua/e
Scrittura/e
Fonti
Archivio Anpi. Personalità della Resistenza. Renato Pezzolesi
Note sulla compilazione
Creazione: Memorie di Marca 17 aprile 2019
Compilazione: Anna Della Fornace in data 17 aprile 2019.
Compilazione: Anna Della Fornace in data 17 aprile 2019.