Zone d'identification
Type d'entité
Famille
Forme autorisée du nom
Venturini - Callegari
Forme(s) parallèle(s) du nom
Forme(s) du nom normalisée(s) selon d'autres conventions
Autre(s) forme(s) du nom
Numéro d'immatriculation des collectivités
Zone de description
Dates d'existence
1943-09-25/
Historique
La famiglia Venturini - Callegari è costituita da: Bruno Venturini (Fano 28 settembre 1909 – Brescia 29 novembre 1944), la moglie Libera Callegari (Padova 1 gennaio 1912 – Milano 28 febbraio 2013) e la figlia Anna (Bergamo 29 luglio 1944). Bruno e Libera, entrambi antifascisti, si conoscono nel 1942 per il tramite del comune amico Ugo La Malfa e si sposano presso il Comune di Milano, dove risiedono entrambi, il 25 settembre 1943. Cambiano frequentemente il loro domicilio in quanto Bruno, che a partire dall'armistizio dell'8 settembre vive in clandestinità, è ricercato. La loro convivenza, però, dura solo alcuni mesi. Infatti, successivamente all'arresto della moglie (insieme alla cognata e alla suocera), avvenuto il 30 dicembre 1943 per favoreggiamento di partigiani, il Partito Comunista Italiano, dopo il 10 gennaio 1944, trasferisce Bruno a Roma da dove, nel marzo 1944, torna a Milano per ricongiungersi con la moglie non appena questa è liberata. Da Milano, però, il Partito lo trasferisce nuovamente (probabilmente all'inizio del mese di aprile), dapprima a Venezia (dove ricopre il ruolo di segretario della locale Federazione) ed in seguito sul Cansiglio e a Vicenza (dove gli vengono assegnati compiti politici e militari). Mentre Bruno è in Veneto, Libera, dopo essere stata rilasciata, a causa dei bombardamenti che avevano colpito la città di Milano, si trasferisce insieme alla madre e alla sorella a Bergamo dove, il 29 luglio 1944, nasce Anna, la loro unica figlia. Bruno, che in seguito all'arrivo di Giorgio Amendola in Veneto è stato nominato vice comandante del Corpo volontari della libertà delle Tre Venezie, il 29 novembre 1944 è ucciso a Brescia da un militare in forza alla Guardia Nazionale Repubblicana, mentre si dirigeva a Padova, di ritorno da una riunione a Milano con Luigi Longo. Soltanto nel maggio del 1945 Libera è informata della sorte del marito. La salma di Bruno è quindi trasferita da Brescia a Milano. Nel dopoguerra, fino alla morte sopraggiunta nel 2013, Libera continua a vivere a Milano, per alcuni anni insieme alla figlia, dove prosegue l'impegno politico, in particolare nelle attività relative all'assistenza alle famiglie bisognose; lavora quindi nell'ambito dell'editoria in qualità di caporedattore scientifico per le case editrici Feltrinelli, Boringhieri ed Einaudi.
Lieux
Statut juridique
Fonctions et activités
Textes de référence
Organisation interne/Généalogie
Contexte général
Zone des relations
Zone du contrôle
Identifiant de la notice d'autorité
Identifiant du service d'archives
Règles et/ou conventions utilisées
Statut
Ébauche