Storia
L’Archivio-Biblioteca Enrico Travaglini di Fano è un istituto di conservazione e ricerca specializzato negli ambiti dell’anticlericalismo e dell’anarchismo, con particolare riferimento al movimento anarchico in provincia di Pesaro e nelle Marche. Nel suo campo di interesse rientrano anche i più generali contesti della critica alle religioni, del libero pensiero, del laicismo, del movimento operaio e sindacale e dei movimenti rivoluzionari e politico-sociali che hanno attraversato e attraversano la storia contemporanea.
L’Archivio-Biblioteca è anche un laboratorio di iniziativa politica e culturale antiautoritaria, svincolato dal condizionamento delle politiche istituzionali e dai meccanismi di mercato, che intende la salvaguardia della memoria storica e la ricerca come contributi per una trasformazione della società in senso libertario. In particolare, l’assemblea di gestione dell’istituto si rivolge a quanti condividano la tensione che anima il progetto e sollecita, anche con iniziative mirate, alla fruizione del proprio patrimonio e dei propri servizi affinché siano spunto per nuove riflessioni, collaborazioni e lotte per il superamento della società classista e l’emancipazione dalle religioni.
L’intitolazione al fanese Enrico Travaglini vuol essere il tributo ad un esponente dei locali gruppi anarchici di fine Ottocento e inizi Novecento, nonché principale redattore del settimanale «In marcia, verso la vera giustizia sociale». Per i numerosi articoli di propaganda anticlericale apparsi sul settimanale, Travaglini viene querelato dalla curia, processato e condannato. Sceglie di riparare prima in Svizzera poi negli Stati Uniti, dove giunge nel 1907 e prosegue la propria attività politica.
Formalmente costituito nel dicembre 2003 come associazione senza fini di lucro, iscritto nel Registro regionale Marche delle organizzazioni di volontariato (decreto del Servizio Beni e Attività Culturali n. 129 del 30/9/2004), l’istituto ha intrapreso la propria attività con il patrimonio ereditato dal Circolo culturale Napoleone Papini, col quale condivide la sede in pieno centro storico. Quest’ultimo, nato nel 1983 come Centro di documentazione del locale movimento libertario, è stato per circa un quindicennio organizzatore dell’annuale Meeting anticlericale, divenuto ben presto un punto di riferimento per tutte le istanze di contrasto all'invadenza del cattolicesimo nella vita individuale e sociale, attualizzando le lotte del forte movimento anticlericale che a cavallo tra Otto e Novecento aveva denunciato l’utilizzo della fede come strumento di potere. Il notevole materiale raccolto in vent'anni di attività del Circolo rappresenta il nucleo principale dell’Archivio-Biblioteca.