Objekt 10 - Dichiarazione di Giorgio Amendola.

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Bereich "Identifikation"

Identifikator/Signatur

IT ISCOP VB-1-1-b.1-fasc.1-10

Titel

Dichiarazione di Giorgio Amendola.

Datum/Laufzeit

  • Milano, 18 giu. 1945 (Anlage)

Erschließungsstufe

Objekt

Umfang und Medium

1 carta.

Bereich "Kontext"

Name des Bestandsbildners

(1943-09-25/)

Biographische Angaben

La famiglia Venturini - Callegari è costituita da: Bruno Venturini (Fano 28 settembre 1909 – Brescia 29 novembre 1944), la moglie Libera Callegari (Padova 1 gennaio 1912 – Milano 28 febbraio 2013) e la figlia Anna (Bergamo 29 luglio 1944). Bruno e Libera, entrambi antifascisti, si conoscono nel 1942 per il tramite del comune amico Ugo La Malfa e si sposano presso il Comune di Milano, dove risiedono entrambi, il 25 settembre 1943. Cambiano frequentemente il loro domicilio in quanto Bruno, che a partire dall'armistizio dell'8 settembre vive in clandestinità, è ricercato. La loro convivenza, però, dura solo alcuni mesi. Infatti, successivamente all'arresto della moglie (insieme alla cognata e alla suocera), avvenuto il 30 dicembre 1943 per favoreggiamento di partigiani, il Partito Comunista Italiano, dopo il 10 gennaio 1944, trasferisce Bruno a Roma da dove, nel marzo 1944, torna a Milano per ricongiungersi con la moglie non appena questa è liberata. Da Milano, però, il Partito lo trasferisce nuovamente (probabilmente all'inizio del mese di aprile), dapprima a Venezia (dove ricopre il ruolo di segretario della locale Federazione) ed in seguito sul Cansiglio e a Vicenza (dove gli vengono assegnati compiti politici e militari). Mentre Bruno è in Veneto, Libera, dopo essere stata rilasciata, a causa dei bombardamenti che avevano colpito la città di Milano, si trasferisce insieme alla madre e alla sorella a Bergamo dove, il 29 luglio 1944, nasce Anna, la loro unica figlia. Bruno, che in seguito all'arrivo di Giorgio Amendola in Veneto è stato nominato vice comandante del Corpo volontari della libertà delle Tre Venezie, il 29 novembre 1944 è ucciso a Brescia da un militare in forza alla Guardia Nazionale Repubblicana, mentre si dirigeva a Padova, di ritorno da una riunione a Milano con Luigi Longo. Soltanto nel maggio del 1945 Libera è informata della sorte del marito. La salma di Bruno è quindi trasferita da Brescia a Milano. Nel dopoguerra, fino alla morte sopraggiunta nel 2013, Libera continua a vivere a Milano, per alcuni anni insieme alla figlia, dove prosegue l'impegno politico, in particolare nelle attività relative all'assistenza alle famiglie bisognose; lavora quindi nell'ambito dell'editoria in qualità di caporedattore scientifico per le case editrici Feltrinelli, Boringhieri ed Einaudi.

Archiv

Bestandsgeschichte

Abgebende Stelle

Bereich "Inhalt und innere Ordnung"

Eingrenzung und Inhalt

Dichiarazione relativa all'omicidio di Bruno Venturini.

Bewertung, Vernichtung und Terminierung

Zuwächse

Ordnung und Klassifikation

Bedingungen des Zugriffs- und Benutzungsbereichs

Benutzungsbedingungen

Reproduktionsbedingungen

In der Verzeichnungseinheit enthaltene Sprache

Schrift in den Unterlagen

Anmerkungen zu Sprache und Schrift

Physische Beschaffenheit und technische Anforderungen

Findmittel

Bereich Sachverwandte Unterlagen

Existenz und Aufbewahrungsort von Originalen

Existenz und Aufbewahrungsort von Kopien

Verwandte Verzeichnungseinheiten

Verwandte Beschreibungen

Bereich "Anmerkungen"

Alternative Identifikatoren/Signaturen

Zugriffspunkte

Zugriffspunkt (Thema)

Zugriffspunkte (Ort)

Name Zugriffspunkte

Zugriffspunkt (Genre)

Bereich "Beschreibungskontrolle"

Identifikator "Beschreibung"

Archivcode

Benutzte Regeln und/oder Konventionen

Status

Erschließungstiefe

Daten der Bestandsbildung, Überprüfung, Löschung/Kassierung

Sprache(n)

Schrift(en)

Quellen

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Bereich Zugang

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