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- 1909-1953 con docc. s.d. (Creation)
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Biographical history
Dopo aver frequentato una scuola professionale e lavorato come garzone presso un barbiere si iscrive al liceo classico, che però deve interrompere per svolgere il servizio militare. Al suo ritorno a Fano preferisce presentarsi agli esami di maturità scientifica. In seguito si iscrive a Medicina e chirurgia veterinaria presso l’Università di Bologna. Dal 1932 svolge attività antifascista con un gruppo di militanti comunisti; a Pesaro e a Fano infatti si erano costituiti, rispettivamente, un comitato provinciale con compiti organizzativi e un centro stampa e propaganda. Venturini, insieme ad altri, scrive i testi di alcuni manifestini. Il 31 gennaio 1933, poco prima della stampa del giornale clandestino “La Scintilla”, per cui aveva già redatto l’editoriale, è arrestato a Bologna e tradotto nel carcere giudiziario di Pesaro. Processato dal Tribunale speciale insieme a gran parte degli appartenenti all’organizzazione fanese e pesarese, è condannato a dieci anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. È tradotto nel carcere di Civitavecchia, dove rimane fino al I febbraio 1938, quando beneficia di un condono di pena. Uscito dal carcere, nel 1939 si laurea in Medicina e chirurgia veterinaria; abilitato all’esercizio della professione, nel febbraio del 1940 si vede però respinta la domanda d’iscrizione. Si iscrive quindi Corso di laurea in Chimica presso l’Università di Camerino ottenendo la seconda laurea nel novembre 1942. Dal febbraio 1943, dopo essere entrato in contatto con il comunista milanese Giovanni Ferro per il tramite di Ugo La Malfa, si trasferisce a Milano dove è attivo nella riorganizzazione del Partito. Il Centro interno lo incarica di prendere contatto con esponenti di altri partiti in vista della costituzione dei Comitati antifascisti nazionali, Celeste Negarville gli affida il compito di trovare dei compagni per la costituzione del Fronte della gioventù e del Gruppo di difesa della donna. La Federazione milanese lo incarica di tenere i contatti con il Centro interno del Partito. È tra gli organizzatori degli scioperi di Milano del marzo 1943. Dopo la caduta del fascismo (25 luglio 1943) entra nell’illegalità riassumendo il nome di Gianni Bianchini, già utilizzato nei rapporti con alcuni compagni. Dopo l’armistizio (8 settembre 1943) si adopera per avviare in montagna i militari sbandati, i ricercati e i giovani renitenti. Il 25 settembre 1943, presso il Comune di Milano, sposa Libera Callegari, con la quale ha una figlia, Anna, nata a Bergamo il 29 luglio 1944. Dopo l’arresto della moglie, della suocera e della cognata Pasqualina (Lina), avvenuto il 30 dicembre 1943, per favoreggiamento di partigiani, il Partito lo invia a Roma per una misura cautelativa. Raggiunge la capitale munito di un certificato falso del Comune di Milano, secondo cui si chiama Carlo Federici, e si mette a disposizione di una delle otto zone (la settima) in cui il Partito aveva diviso Roma, dando il proprio contributo di azione e direzione politica e militare. Il 2 febbraio 1944 riparte per Milano, da dove poi raggiunge il Veneto dove ricopre il ruolo di commissario, con compiti di collegamento, della Brigata Mazzini della Divisione Nannetti, di ispettore, con compiti organizzativi, di tutte le formazioni dipendenti della Delegazione triveneta delle Brigate Garibaldi e di vicecomandante del Comando regionale veneto del Corpo volontari della libertà (CVL). Il 25 novembre è a Milano presso il Comando generale delle Brigate Garibaldi; durante il viaggio di ritorno, il 29 novembre, è riconosciuto a Brescia (mentre attende un mezzo di fortuna) dal suo ex insegnante di ginnastica, divenuto tenente della Guardia nazionale repubblicana. Nel tentativo di evitare la tortura e la fucilazione, tenta la fuga ma viene ucciso da due colpi di pistola.
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Biographical history
Lavora per alcuni anni alla Montecatini come analista alle miniere di Gorno; in seguito si dedica all’editoria, prima per la rivista “La chimica e l’industria”, poi come caporedattore scientifico per diverse case editrici tra cui Feltrinelli, Boringhieri ed Einaudi.
Muore a Milano il 28 febbraio 2013.
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Administrative history
La Milizia, agli ordini del capo del governo, contribuisce a mantenere l'ordine pubblico e a preparare i cittadini alla difesa degli interessi dell'Italia nel mondo. Il reclutamento, volontario, riguarda gli appartenenti alla milizia fascista di età compresa tra i 17 e i 50 anni. È articolata in legioni, coorti, centurie, manipoli, squadre. Tre squadre formano un manipolo, tre manipoli una centuria, tre centurie una coorte, tre coorti una legione. Ogni zona in cui era diviso il territorio nazionale comprendeva un numero variabile di legioni. Gli ispettori di zona fanno capo a un Comando generale della Milizia.
Con il regio decreto n. 1292 del 4 agosto 1924 la Milizia entra a far parte delle forze armate e i suoi componenti giurano fedeltà al re, mantenendo, comunque, la propria gerarchia, nella quale ogni grado corrisponde ad uno delle altre forze armate dello Stato.
Nel tempo, al fianco della milizia ordinaria si sono costituite milizie 'speciali’'quali ad esempio quella portuale, ferroviaria o postelegrafonica.
La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale è definitivamente sciolta con il regio decreto legge n. 16-B del 6 dicembre 1943.
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Administrative history
E' il frutto della fusione della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN), dell'arma dei Carabinieri e della Polizia dell'Africa italiana (PAI).
I compiti della GNR sono ribaditi ed estesi dal decreto n. 921 del 18 dicembre 1943, pubblicato sulla "Gazzetta ufficiale" n. 166 del 18 luglio 1944.
Oltre ai compiti repressivi, gli uomini della GNR svolgono la funzione di tenere costantemente informati i comandi circa il movimento all'interno del mondo fascista, l'atteggiamento dei tedeschi, l'attività partigiana e l'atteggiamento dell'opinione pubblica. A cura della GNR sono attivate diverse Scuole allievi ufficiali.
Il 20 gennaio 1944 ha 4.552 ufficiali, 17.504 sottufficiali e 105.345 militi per un totale di 127.401 uomini.
Il 14 agosto 1944 - dopo la nascita delle Brigate nere - con decreto n. 469, pubblicato sulla "Gazzetta ufficiale" n. 190 del 16 agosto 1944, la GNR è incorporata nell'esercito della RSI, contro la volontà del comandante Renato Ricci. A seguito delle sue proteste, il 21 agosto, Mussolini lo destituisce ed assume personalmente il comando.
Repository
Archival history
La Raccolta di documenti relativi a Bruno Venturini è stata formata da sua moglie Libera Callegari negli anni successivi alla morte del marito, avvenuta il 29 novembre 1944. I documenti che formano la Raccolta, infatti, costituiscono una parte significativa delle fonti utilizzate da Libera durante la redazione della sua biografia di Bruno, edita da Vangelista nel 1987. La Raccolta è stata formalmente donata all'Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP) il 23 gennaio 2018 dall'unica figlia di Libera e Bruno, Anna Venturini. La documentazione, al momento della donazione, era conservata all'interno di fascicoli (non sempre titolati), ad eccezione delle lettere inviate da Bruno a Libera dal Veneto, tra l'aprile e il novembre 1944, contenute all'interno di una busta da lettera. La Raccolta risulta incompleta: una parte consistente dei documenti che la costituivano era stata infatti trasmessa da Libera Callegari al sindaco del Comune di Fano, presumibilmente intorno alla fine degli anni Ottanta del Novecento (I). Presso il Comune, tale documentazione risulta però smarrita.
L'ISCOP, nel 2018, grazie al sostegno economico di Anna Venturini, dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia - Sezione Leda Antinori di Fano e Record Data Srl, ha quindi promosso un intervento di riordinamento ed inventariazione della documentazione e di digitalizzazione dei documenti ritenuti più rilevanti al fine di pubblicarli online all'interno del sito Memorie di Marca (www.memoriedimarca.it), in corrispondenza delle relative descrizioni archivistiche.
NOTE
(I) Cfr. Raccolta Bruno Venturini, serie Bruno Venturini, fasc. Elenco di documenti di Bruno Venturini inviati al sindaco di Fano, b. 1, fasc. 3.
Immediate source of acquisition or transfer
Content and structure area
Scope and content
La Raccolta contiene documenti prodotti e acquisiti da Bruno Venturini (tra cui il suo libretto universitario, il suo libretto di lavoro e alcuni documenti falsi) (I), le lettere da lui inviate alla moglie Libera Callegari tra aprile e novembre del 1944 dal Veneto (dove si era recato per ordine del Partito comunista Italiano - PCI al fine di svolgere incarichi politici e militari durante la Resistenza) (II), documenti riguardanti Bruno, acquisiti da Libera durante la redazione della sua biografia (III), tra cui certificati e corrispondenza (anche della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale - MVSN e della Guardia nazionale repubblicana - GNR), l'elenco dei documenti trasmessi da Libera Callegari al Comune di Fano presumibilmente intorno alla fine degli anni Ottanta del Novecento (IV), fotografie di Bruno e relative al suo funerale (V). Contiene anche un fascicolo di documentazione prodotta e acquisita da Libera riguardante la Guerra di Liberazione combattuta nel nord Italia tra il 1944 ed il 1945 (VI).
NOTE
(I) Cfr. Raccolta Venturini Bruno, serie Bruno Venturini, fasc. "Bruno Venturini", b. 1, fasc. 1.
(II) Cfr ivi, fasc. "Lettere di Bruno", b. 1, fasc. 2
(III) Cfr. ivi, fasc. "Bruno Venturini", b. 1, fasc. 1.
(IV) Cfr. ivi, fasc. Elenco di documenti di Bruno Venturini inviati al sindaco di Fano, b. 1, fasc. 3.
(V) Cfr. ivi, fasc. Fotografie, b. 1, fasc. 4.
(VI) Cfr. ivi, serie Guerra di Liberazione, fasc. Guerra di Liberazione, b. 1, fasc. 5.
Appraisal, destruction and scheduling
Accruals
System of arrangement
- Bruno Venturini;
- Guerra di liberazione.
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Conditions governing access
Conditions governing reproduction
Language of material
- Italian
Script of material
Language and script notes
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Existence and location of originals
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Publication note
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Alternative identifier(s)
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Name access points
- Venturini, Bruno (Creator)
- Callegari, Libera (Creator)
- Milizia volontaria per la sicurezza nazionale - MVSN (Creator)
- Guardia nazionale repubblicana - GNR (Creator)